Infortuni sul lavoro: “Ora basta” La Cisl richiede una task force

MANTOVA La misura è colma. Malgrado le mille raccomandazioni dei sindacati e le rassicurazioni delle associazioni di categoria, il mondo del lavoro continua a essere bersagliato da episodi di infortuniosoprattutto nel mondo dell’industria e, dell’artigianato. L’ultimo episodio di Cavriana dell’altro giorno, dove un operaio è precipitato (per fortuna senze conseguenze letali) da un lucernario ha generato uno stato di apprensione da parte delle parti sociali.
E non si è trattato purtroppo di un caso isolato, dato che negli ultimi tempi queste infauste occorrenze hanno occupato le cronache mantovane, che pure in precedenza avevano registrato un allentamento dell’infortunistica a livello provinciale.
Sul caso è intervenuto Dino Perboni, segretario provinciale della Cisl-Asse del Po. «Come Cisl esprimiamo forti preoccupazioni per l’ennesimo incidente sul lavoro; le aziende stanno riprendendo solo da pochi giorni le attività a pieno regime, e già da diverse settimane si registrano infortuni sul lavoro ad un ritmo crescente. Questo desta tutto il nostro allarme e timore che l’attenzione e la prevenzione sulla sicurezza e la salute sul lavoro si stia abbassando pericolosamente e paurosamente», dichiara Perboni.
Per questo, aggiunge, «riteniamo necessario da un lato dare nuovo impulso ed attuazione al “Protocollo d’intesa sulla salute e sicurezza” siglato, con tutte le istituzioni territoriali preposte alla prevenzione e tutela della salute e sicurezza e le associazioni datoriali, nel giugno del 2020, dall’altro la prosecuzione del lavoro della task force della Prefettura e delle forze di polizia, nonché di Ats, Itl, Inail e Inps, ed infine che la collaborazione, nella sensibilizzazione e prevenzione, con le associazioni datoriali prosegua, anche con corsi di formazione congiunta fra lavoratori e datori di lavoro per innalzare il livello di cultura, preparazione e consapevolezza dell’importanza e della necessità di prevenire gli infortuni sul lavoro, che altro non è che salvaguardare e proteggere la vita di chi è al lavoro».

“Zero infortuni”, più volte richiamati dal presidente della Repubblica, «non sono un appello, ma un imprescindibile elemento di civiltà e umanità, oltre che essere un indispensabile fattore di un economia sana a tutti i livelli» conclude.