MANTOVA L’esperienza di Ingrid Garosi, mantovana di 25 anni originaria di San Giacomo delle Segnate, al summit di agosto del G20 Global Youth Summit 2023. “È stata un’occasione fantastica in una location a mio avviso unica – spiega la giovane delegata – come quella di Varanasi. Ho avuto la possibilità di incontrare giovani provenienti da contesti molto diversi dal mio, e di imparare da e con loro.” I principali punti emersi in questo incontro mondiale sono: richiesta ai leader del G20 di spingere per lo sviluppo di strategie nazionali, per garantire l’accesso a servizi di salute mentale a prezzi accessibili affrontando al tempo stesso i determinanti sociali e i fattori di rischio non identificabili, incoraggiando la creazione di soluzioni localizzate e adottando strategie di prevenzione incentrate sul paziente; promuovere la salute sessuale e riproduttiva attraverso un accesso adeguato a contraccettivi convenienti e di qualità; promuovere la consapevolezza sull’igiene mestruale e affrontare la povertà mestruale fornendo prodotti igienici sicuri e sostenibili, incentivando l’istruzione sul tema, accessibile a tutti, con particolare attenzione agli istituti scolastici e ai luoghi pubblici. In particolare, quest’ultimo punto ha avuto una spinta praticamente unanime anche da parte dei delegati degli altri paesi. “Ci tengo particolarmente a sottolineare l’ospitalità indiana che abbiamo ricevuto nella città di Varanasi – prosegue la giovane mantovana – e l’incredibile esperienza umana e culturale che sento di aver vissuto. Vivere un’esperienza così non è impossibile, ma serve crederci e la voglia di mettersi in gioco.” Il processo di selezione è lungo e prevede la valutazione del percorso di studi, le motivazioni e le abilità di negoziazioni, testate attraverso un colloqui a tre step. Ma come dimostrato da Ingrid, è possibile essere ascoltarti e fare parte del cambiamento mondiale anche venendo da piccoli paesi.
Marcello Feroldi