La ciclabile della discordia. Martinelli: “Comune mai stato con le mani in mano”

MANTOVA È vero che la riqualificazione riguardante la ciclabile del ponte dei Mulini risulta “a rilento” (la riapertura era attesa per la fine dell’estate) a fronte di uno stanziamento economico tranquillamente affrontabile da parte di una pubblica amministrazione, abbandonando il percorso a se stesso?  Il Comune non ci sta a passare per la tartaruga smemorata di turno e replica al commento del consigliere di minoranza Pierluigi Baschieri, allertato da numerose segnalazioni di cittadini residenti preoccupati per i tempi lunghi di ripristino di una via di comunicazione fondamentale per chi, nella quotidianità, necessità di spostarsi tra il centro e Cittadella. «Baschieri nel suo comunicato non spiega l’esatta cronistoria degli interventi sulle ciclabili di Porta Mulina e dei Bastioni – spiega Nicola Martinelli, assessore ai lavori pubblici -: la ciclabile è stata chiusa causa lavori di sostituzione delle paratoie del Vasarone per circa due anni. Tali opere, realizzate da Aipo, sono state fondamentali per la sicurezza idraulica della città: ovvio che, lavorando sul Vasarone, l’area di cantiere ha occupato tratto della ciclabile che è stata chiusa. Finito il cantiere di Aipo, alla fine dello scorso anno sono state fatte le verifiche strutturali sulla ciclabile dei Bastioni, che hanno evidenziato criticità sulle travi portanti. Di qui la necessità di intervenire. L’amministrazione ha stanziato in primavera le risorse necessarie per l’intervento, cioè 110.000,00 euro. Vista la difficoltà di realizzazione dell’opera, sia prevedendo un intervento dall’acqua, sia partendo dall’assito principale, in particolare difficoltà legate alla sicurezza del cantiere, è stato deciso di fare un vero e proprio progetto ed abbiamo incaricato un professionista di redigerlo. Siamo in attesa del progetto esecutivo. Quindi la replica a Baschieri è semplice: non siamo stati fermi, ma non confondiamo cantieri di Aipo e cantieri del Comune».
Antonia B.Baroni