Dalla Bassa a Mantova, andata senza ritorno con i mezzi pubblici

MANTOVA Non bastava il caos per i cantieri per i quali viale Risorgimento è stato chiuso con spostamento delle fermate degli autobus, per gli studenti c’è l’ulteriore disagio degli autobus pieni che lasciano a terra i passeggeri. È successo ieri, era già successo l’altro ieri me succederà anche nei prossimi giorni. A quegli che hanno telefonato per protestare (i genitori degli studenti che sono rimasti a terra, ndr), l’azienda avrebbe risposto che “è sempre così nei primi giorni di scuola”. Anche quest’anno, dunque, le lezioni sarebbero iniziate “improvvisamente” senza che nessuno sapesse il numero di utenti che tra l’altro pagano l’abbonamento. La situazione è particolarmente critica per i ragazzi che ogni mattina devono attraversare il Po in andata e in ritorno. Il ponte di San Benedetto non è percorribile per i mezzi pesanti, autobus compresi, e non lo sarà fino a quando nessuno lo sa, così i mezzi pubblici devono percorrere l’autostrada tra Mantova Sud e Pegognaga. Per questioni di sicurezza non è consentito il trasporto di passeggeri in piedi nel tratto autostradale. Per questo motivo le corriere che devono fare questo tragitto non possono caricare più persone dei posti a sedere disponibili. Paradossalmente capita che a rimanere a piedi sono quegli utenti che devono raggiungere l’Oltre Po. Gli altri scendono prima dell’ingresso in autostrada; il risultato finale è che ci sono decine di utenti che vengono lasciati alle fermate in città da autobus che poi viaggiano semivuoti in autostrada. Le cose non vanno meglio in partenza per Mantova dal Basso Mantovano, all’alba o giù di lì, perché i tempi di percorrenza via A22 si allungano di una ventina di minuti almeno, e criticità vengonok segnalate anche sulla linea per Ostiglia. Ieri mattina una decina di studenti sono rimasti a piedi a San benedetto Po, ma in questo caso si sarebbe trattato di una scelta volontaria. Quando l’autobus è arrivato è stato detto loro che se venivano caricati tutti, compresi quei dieci che avrebbero dovuto viaggiare in piedi, l’autista non potendo entrare in autostrada avrebbe dovuto compiere un tragitto alternativo, che avrebbe fatto durare il viaggio un’ora circa contro i 45 minuti ordinari. Alla fine i 10 “volontari” sono rimasti a terra. La cosa è stata segnalata al sindaco Roberto Lasagna che ha fatto sapere tramite facebook, di avere contattato il presidente di Apam per segnalargli il problema. Gli avrebbe promesso che sarà trovato un rimedio in tempi celeri. A San Benedetto ci sperano; visto come stanno andando le cose con il ponte sono abituati a sperare… e a disperare.