MANTOVA Il terzo trimestre 2022 mostra un rallentamento della produzione industriale mantovana, dato influenzato dal confronto con lo stesso periodo del 2021, anno caratterizzato da valori molto positivi. Secondo l’analisi circa la congiuntura manifatturiera relativa ai mesi estivi dell’anno, effettuata dal servizio informazione e promozione economica della Camera di Commercio di Mantova insieme a Confindustria Mantova, complessivamente, la produzione industriale da luglio a settembre 2022 vede un calo del -1,2% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Gli altri indicatori mostrano invece risultati positivi: ordini esteri, ordini interni e fatturato. Per quanto concerne le aspettative per l’ultimo trimestre 2022, tra gli imprenditori mantovani emerge un forte clima di pessimismo sul fronte della produzione, della domanda interna ed estera. Ottimismo per quanto riguarda fatturato, stabile l’occupazione. L’artigianato vede una variazione della produzione annua pari al -0,5%, calano gli ordini esteri e interni, il fatturato vede invece una variazione positiva. I comparti della grande distribuzione, dei servizi e dell’edilizia mostrano degli aumenti.
Considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2021, la provincia di Mantova si pone in controtendenza rispetto al dato della Lombardia, pari al +4,8%. Tutte le province lombarde mostrano infatti segno più ad eccezione di Mantova e Varese; ai vertici della classifica Pavia, Como e Monza Brianza. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, evidenziano una ripresa il fatturato totale (+13,5%), gli ordini interni (+1%) e gli ordini esteri (+1,6%). Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media lombarda, nei mesi estivi del 2022 emerge complessivamente un aumento tendenziale dei livelli produttivi ad eccezione di alcuni settori. Valori superiori alla media emergono per abbigliamento, pelli-calzature, carta-stampa, tessile, alimentari, meccanica e legno-mobilio, mentre aumenti più contenuti riguardano i minerali non metalliferi e la gomma plastica. Stabile la chimica, mentre si registrano valori negativi per i mezzi di trasporto e la siderurgia. Per quanto attiene le aspettative per l’ultimo trimestre 2022, tra gli imprenditori mantovani serpeggia un clima di maggior pessimismo per produzione, domanda interna e ordini esteri. Solo per il fatturato si vede un margine di ottimismo. Stessa situazione a livello lombardo, con aumenti previsti solo sul fronte dell’occupazione. Nel terzo trimestre 2022 in leggero calo anche il comparto artigianale, sul quale ha sicuramente pesato l’emergenza sanitaria. La produzione virgiliana registra una diminuzione tendenziale del -0,5%, valore che risulta più basso rispetto a quello regionale, pari al +4,9%. Tutte le province lombarde vedono segno più ad eccezione della nostra: in fondo alla classifica, oltre a Mantova, si collocano Lodi e Lecco mentre ai vertici si trovano Milano, Monza-Brianza e Bergamo. Rispetto allo stesso periodo del 2021 risulta in aumento solo il fatturato mentre gli ordini esteri e gli ordini interni subiscono un calo.
Considerando il comparto della grande distribuzione, la variazione tendenziale relativa al volume di affari risulta in crescita, così come in Lombardia, grazie soprattutto alle componenti del commercio alimentare e non alimentare, in calo invece il commercio non specializzato. In forte aumento la voce relativa agli ordinativi, con le tre componenti dell’alimentare, del non alimentare e del non specializzato che vedono segno positivo. Il settore dei servizi, dal punto di vista del volume d’affari, mostra una crescita del +9,6% per il territorio virgiliano, inferiore rispetto a quella del territorio lombardo. Entrando nel dettaglio, rispetto al terzo trimestre 2022, tutti i comparti registrano una variazione positiva. Performance positiva rispetto allo stesso periodo dello scorso anno anche per il comparto dell’edilizia, con una crescita del volume d’affari per Mantova e per la Lombardia. Secondo il commissario straordinario della Camera di Commercio, Carlo Zanetti, «il rallentamento che emerge nei mesi estivi del 2022 non deve stupire in quanto fortemente influenzato dalle pressioni provenienti dal clima geopolitico internazionale. Va inoltre considerato che tali valori sono frutto di un confronto con il 2021, anno caratterizzato da incrementi particolarmente forti della produzione e degli altri indicatori». Per il Presidente di Confindustria Mantova Edgardo Bianchi «il deterioramento del quadro economico porta gli imprenditori a stimare un ulteriore indebolimento per il prossimo periodo. Il rallentamento registrato nell’ultimo mese dei costi energetici sta dando un po’ di respiro alla produzione, ma il timore delle imprese è che senza reali soluzioni a livello europeo e nazionale la corsa dei prezzi sia destinata a non interrompersi. A fronte di queste sfide gli imprenditori invocano più tutele, anche per tentare di conservare posizioni competitive, faticosamente conseguite».