MANTOVA – Cattivo tempo si spera; sempre meglio dell’aria cattiva, perché a Mantova di aria cattiva ce n’è fin troppa. Negli ultimi 10 giorni infatti, la nostra città è stata quella in cui è stato registrato il picco di inquinamento tra i capoluoghi della Lombardia. È successo giovedì scorso 16 febbraio, quando la media dei valori registrati dalle centraline Arpa tra piazzale Gramsci, via Ariosto e Sant’Agnese ha toccato quota 120 µg/m³. Dopo quel picco i valori erano scesi abbondantemente, ma anche se di fatto dimezzati (66-68 µg/m³) erano rimasti al di sopra della soglia dei 50 µg/m³. L’ultimo rilevamento, quello relativo alla giornata del 20 febbraio, vede inoltre in risalita la percentuale di Pm10 con un valore medio di 88 µg/m³ in città. Si tratta dell’undicesimo giorno consecutivo di superamento del valore limite, che dovrebbe quindi fare scattare le misure anti-smog di secondo livello (quelle di primo livello sono già in vigore da sabato scorso 18 febbraio). Salvo cambiamenti a livello di meteo venerdì prossimo 24 febbraio Mantova sarà la prima città lombarda ad adottare nell’anno in corso le misure anti-inquinamento di secondo livello. Unica speranza per evitare un ulteriore giro di vite riguardo a limitazioni alla circolazione stradale e all’uso di impianti di riscaldamento è che entro domani arrivi una perturbazione che porti un po’ di pioggia a pulire un po’ l’aria. Le previsioni danno pioggia proprio domani su Mantova. Resta da capire se questa basterà ad abbassare i valori delle polveri sottili.