MANTOVA – La Fai Cisl, che ha preso le distanze dallo sciopero dell’altro giorno della Cgil a Mantua Surgelati, torna alla carica con un comunicato ai propri iscritti ma non solo. “La Fai Cisl ha scelto la strada del confronto, del dialogo e non quella dello scontro. Un ampia maggioranza di Voi, lavoratrici e lavoratori della Mantua Surgelati, non ha aderito allo sciopero indetto della Flai Cgil, ma avete scelto e dato fiducia alla Fai Cisl per continuare con il dialogo, qui a Mantova, quel confronto utile ad intraprendere e condividere un cammino di nuova prospettiva per la Mantua Surgelati. Ci sembra chiaro il messaggio che le maestranze hanno voluto dare alla Proprietà; si chiede un atteggiamento di responsabilità, abbandonando i toni e i distinguo che rimarcano le differenze di vedute sul futuro di questa Azienda per ricercate un dialogo che porti soluzioni utili, per una prospettiva e un futuro certo, ma soprattutto un futuro di continuità occupazionale, mettendo al primo posto la persona e il lavoro. Finita la passerella davanti agli stabilimenti di Mantua Surgelati è arrivato il momento della concretezza, inizia una nuova settimana, chiediamo ad voce alta e con determinazione, che si possa continuare il confronto, mai chiuso, per ricercare e favorire una discussione costruttiva, che ci possa portare a condividere un piano industriale per il futuro di Mantua Surgelati e di tutti i lavoratori oggi occupati, diretti e indiretti. Ci rendiamo disponibili e allo stesso sollecitiamo un incontro con il Consiglio di Amministrazione della Mantua Surgelati e con le Istituzioni territoriali, Prefetto e Presidente della Provincia di Mantova. La Fai Cisl chiede al Consiglio di Amministrazione di poter essere ricevuti con una delegazione di lavoratori e lavoratrici, per parlare di futuro. Ora dobbiamo passare dalle parole a fatti concreti, dobbiamo dare futuro e le giuste garanzie di continuità occupazionale a tutte le lavoratrici e lavoratori”.