MANTOVA Due giorni fa l’assemblea della Comunità del Garda, sovrintesa da Pierlucio Ceresa, ha espresso parere favorevole al grande progetto di rinaturalizzazione del Po. Un progetto complesso che potrebbe ricevere 200 milioni di finanziamento dal Pnrr e che interesserebbe anche il comprensorio mantovano, se solo si desse corso al progetto della nostra Provincia di collegare il Garda all’Adriatico; in parte col turismo fluviale via Mincio; in parte con quello fluvio-marittimo che trova in Mantova l’anello di congiunzione tra i due grandi bacini: quello fluviale gardesano e quello fluvio-marittimo.
Insomma, quella ipotesi programmatica del sindaco Mattia Palazzi di sfruttare la via d’acqua a scopi turistici da Mantova al Garda potrebbe rivelarsi come una grande opportunità, oggi avallata anche dagli enti coinvolti, dalle autorità di bacino ai consorzi di bonifica (inizialmente contrari), sino alle entità superiori che fanno capo all’Ue.
Il progetto europeo consiste nella rinaturalizzazione del Po, del quale il Mincio è parte integrante. Sul piatto ci sono 200 milioni della comunità europea per aderire a un progetto a scavalco fra ambiente e sviluppo. Gli obiettivi sono fissati dal “Green deal next generation” approvato dalla commissione europea l’11 dicembre del 2019: promuovere l’uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare, e ripristinare la biodiversità riducendo l’inquinamento con tecnologie rispettose dell’ambiente e il sostegno dell’industria dell’innovazione con forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e sane, decarbonizzando il settore energetico.
In questo contesto Mantova può giocare una partita importante visto che si trova in una posizione privilegiata rispetto ai principali corridoi della rete di connessione europea Ten-T. La Ue individua in Mantova uno snodo classificato “core” trovandosi all’incrocio di due corridoi transeuropei: il corridoio scandinavo-mediterraneo sull’asse nord-sud e il corridoio Mediterraneo che è il principale asse est-ovest della rete Ten-T a sud delle Alpi, quindi nodo centrale nel corridoio Mediterraneo.
Tale collocazione per Mantova significa essere collegati sull’asse nord/sud attraverso il corridoio del Brennero con modalità ferro/gomma e est-ovest attraverso l’idrovia Fissero-Tartaro nella relazione mare/pianura che ha prodotto negli anni importanti provvedimenti normativi.
Il Pnrr approvato dal precedente governo e confermato dal governo Meloni, di fatto ha anticipato gli obiettivi del Green deal next generation mettendo a disposizione una mole di risorse importanti.