MANTOVA Arresto convalidato per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ma non per la violenza sessuale. Questa la decisione del giudice nei confronti del 30enne ghanese arrestato lo scorso 31 ottobre per avere palpeggiato due ragazzine che erano sull’autobus. Ciò non significa comunque che l’accusa di violenza sessuale sia decaduta; semplicemente resta indagato a piede libero per questo reato, essendone trascorsa la flagranza al momento dell’arresto. Nel frattempo gli agenti della questura si sarebbero attivati per trovare un Cpr (Centro per il rimpatrio) in cui collocare il 30enne africano. L’uomo è infatti risultato essere irregolare sul territorio nazionale, e dagli accertamenti cui è stato sottoposto quando è stato fermato, a suo carico ci sarebbero altri precedenti di Polizia, parte dei quali riguarderebbero altri episodi di molestie sessuali. I fatti per i quali è finito in carcere sono accaduti in due tempi nella serata dello scorso 31 ottobre. Il primo episodio sarebbe avvenuto alla fermata dell’autobus di via Bonomi. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Volante, il 30enne, che era insieme a tre suoi connazionali, avrebbe molestato una 18enne tentando di barciarla per strada. La giovane era riuscita a divincolarsi per poi salire sull’autobus seguita dallo straniero, il quale però una volta a bordo aveva cambiato bersaglio, finendo per palpeggiare una ragazza straniera. Questa dapprima aveva cambiato posto per andare a sedere vicino all’autista, ma non era bastato a calmare i bollenti spiriti del 30enne, che era tornato all’assalto. La giovane aveva allora chiesto aiuto all’autista, il quale per porre fine a una situazione che si stava facendo sempre più seria aveva fermato l’autobus facendo scendere il molestatore, che non aveva perso l’occasione di minacciarlo e insultarlo, e i suoi amici. Poco dopo erano arrivati gli agenti di una Volante, avvisati dallo stesso autista. Grazie alla descrizione fornita dalle due giovani molestate il 30enne veniva individuato e bloccato dopo una breve colluttazione con i poliziotti.