MANTOVA – Un risarcimento da oltre un milione di euro: è quanto avevano avanzato, in sede civile, i familiari di Pavlina Hirapi, la 57enne di origine albanese morta il 15 giugno 2016 a seguito della caduta di un albero nel quartiere cittadino Due Pini. Dopo l’archiviazione della procura di via Poma la vicenda era quindi proseguirà a partire dall’aprile 2018 di fronte al giudice civile. Parte attrice i parenti della vittima, convenuti invece Comune di Mantova e Mantova Ambiente. Secondo i congiunti della donna che risiedeva a Curtatone, l’ente di via Roma sarebbe stato il solo responsabile della caduta dell’albero ma per gli avvocati del Comune, che ne avevano chiesto la chiamata in causa il vero manutentore del verde pubblico cittadino sarebbe stato il ramo societario rientrante nella multiutility Tea. Nella vicenda, i familiari della vittima avevano chiesto una riparazione del danno pari a oltre un milione di euro, secondo le tabelle di riferimento per i risarcimenti civili. Conclusa il procedimento la famiglia (marito, figli, fratello, genitori e nipote) è stata ora risarcita con una somma di un milione e 200mila euro: il 95% in capo all’assicurazione di Tea e il residuo 5% dal Comune di Mantova. Stando agli accertamenti tecnici effettuati su disposizione del giudice penale, era emerso lo stato di grave ammaloramento della pianta, ben riscontrabile anche prima della caduta. L’albero ad alto fusto, complice il forte vento di quel giorno, si era abbattuto sull’auto con all’interno la 57enne. La donna aveva accennato un tentativo di fuga ma era stata travolta mortalmente dal pesante tronco. In un primo momento si era ipotizzato che a causare il cedimento dell’albero fossero state le poderose raffiche unitamente alle avverse condizioni meteo ma i consulenti li avevano invece appurato che la forza del vento non era tale da considerarsi causa del tragico cedimento. Da lì la richiesta di risarcimento del danno da parte dei familiari della vittima.