Pannelli contro il caro bollette. Ma in centro non si può

MANTOVA Non è un’iniziativa isolata quella di cui si fa promotore l’architetto Ernesto Scattolini, professionista e già sindaco di Roverbella, oltre che presidente dell’ex Apt. E proprio come professionista e come residente del centro storico sta cercando di coalizzare altri colleghi e professionisti della termoidraulica, oltre che vari amministratori di condominio, al fine di facilitare cià che a oggi parrebbe impossibile in città: montare sui tetti gli impianti fotovoltaici. Proprio contro i pannelli solari si è infatti più volte pronunciata la Soprintendenza al paesaggio, soprattutto dopo che buona parte della città, compreso tutto il centro storico, è stato perimetrato come “area Unesco”, e da tale sottoposta a vincoli stringenti.
«Stanno arrivando bollette spaventose – spiega Scattolini –, e molti condomini con una spesa sostenibile potrebbero mitigarle con il fotovoltaico, ben ammortizzabili. Se sino a pochi mesi fa potevano esserci dubbi sulla convenienza di tali impianti di “energia pulita”, oggi dubbi non ne sussistono, se non negli organismi di tutela che hanno stabilito di definirli alla stregua di danni paesaggistici».
La settimana prossima Scattolini intende rendicontare con pareri tecnici e di tecnici i pro e i contro della sua proposta, che verrà quindi inoltrata direttamente al sindaco Mattia Palazzi. «Chiederemo al sindaco di creare una struttura dedicata appositamente a queste pratiche nel contesto dello Sportello unico per sveltire pratiche e autorizzazioni. Vorrei che il problema fosse del sindaco e non della Soprintendenza».
Ma tutta la città è vincolata? «No – replica Scattolini –. A pochi metri dai tetti di casa mia ci sono una settantina di pannelli montati sul plesso della ex Banca Agricola. Lo stesso Comune li sta montando su alcune scuole. Vorrei che questa possibilità fosse estesa a tutti, nei ragionevoli limiti, e non beccare denunce o multe».