MANTOVA Farnia, cerro, carpino bianco, olmo campestre, frassino ossifillo, pioppo bianco, tiglio selvatico, ciliegio selvatico, nocciolo, sambuco nero, corniolo, sanguinello, biancospino, rosa canina, ligustro… Queste le specie arboree che andranno a formare il bosco di Formigosa e le nuove alberature sulla riva sinistra del lago Inferiore.
I lavori sono partiti mercoledì con un cantiere sia sul lato Formigosa che sulla sponda lacuale, fra il campo canoa e la Ies. Dopo le operazione di preparazione si procederà con l’abbattimento di alcune specie ove necessario (in particolare pioppi) e la piantumazione delle nuove essenze con un saldo positivo di circa 7mila piante in più.
L’intervento è finanziato dalla Regione sul bando “Infrastrutture verdi per l’incremento della naturalità” che prevede la realizzazione di filari, siepi e boschi presso l’area di proprietà del Comune in prossimità di Formigosa, previa acquisizione in proprietà delle aree agricole poste in fregio al canale Fissero Tartaro.
Intorno all’abitato di Formigosa l’intervento prevede di completare una zona boscata già esistente in fregio al Canale. Gli attuali terreni agricoli verranno quindi destinati a nuovi boschi permanenti, con impianto di alberi e arbusti autoctoni con densità di oltre 1000 piante ad ettaro.
Partiti i lavori per il bosco di Formigosa in riva al lago Inferiore
Un piano da 7mila nuove alberature