MANTOVA Gli enti sbagliano, le valutazioni rese nelle precedenti sedute della conferenza dei servizi non hanno tenuto conto della valutazione positiva già resa dalla Soprintendenza dedicata in materia paesaggistica. Questo, ipotizziamo, sia il contenuto della memoria tecnica presentata ieri da Pro-Gest alla 8ª seduta convocata a Palazzo di Bagno dalla Provincia, cui hanno preso parte tutti gli enti statali e locali di pertinenza. Seduta che invero non ha cambiato le posizioni di nessuno, specie di Comune e Parco del Mincio, i quali hanno già espresso il diniego alla sanatoria chiesta dall’azienda sulle parti edilizie di competenza e in ordine ai problemi paesaggistici. Memoria che la stessa Pro-Gest ha consegnato facendo riferimento a capi tecnici affidati a specialisti, oltre che a dati normativi finalizzati a ottenere il raddoppio della produzione.
Comune e Parco del Mincio, rappresentati dall’assessore Andrea Murari e dal presidente Maurizio Pellizzer, mantengono fermo il “niet” a tutte le richieste. La stessa Ats Valpadana conferma quanto indicato nella Valutazione di impatto sanitario (Vis), e gli stessi Vigili del fuoco hanno ribadito tutto quanto di competenza in materia di sicurezza nello stabilimento.
Solo la provincia si è riservata di riferire gli esiti delle proprie valutazioni alla luce dei pareri degli enti e della memoria tecnica di Pro-Gest. Cosa che farà il prossimo 14 ottobre, in nuova convocazione – posto che ufficiosamente si parla di un incontro intermedio con tutti i soggetti interessati.
Nessun commento aggiuntivo da parte della società di Villa Lagarina che punta sull’acquisizione, già avvenuta, del parere definitivo della Soprintendenza “favorevole”, ma con prescrizioni circa le opere realizzate sulla facciata nord dell’edificio Nervi, sugli interventi mitigativi dell’impianto di depurazione, nonché sulla compatibilità paesaggistica delle opere realizzate senza autorizzazione e di competenza provinciale (Cte e pulper).