MANTOVA Sembrava solo un passaggio burocratico, ma il recepimento delle varianti sul progetto del raddoppio ferroviario da Mantova a Piadena, primo tratto del raddoppio complessivo sino a Codogno, ha rappresentato una firma importante su un progetto complessivo di 615 milioni già messi a disposizione dal governo e da Rfi. La sua importanza sta nelle decisive scelte strategiche che porteranno al Comune di Mantova l’eliminazione di passaggi a livello e preventivati sovrappassi ferroviari.
Il 7 aprile scorso il Ministero della transizione ecologica aveva infatti trasmesso agli enti interessati le proprie richieste di integrazione, tra cui figurano quella per modificare il progetto delle viabilità mediante la soppressione dei passaggi a livello entro il comune capoluogo, al fine di tenere conto della progettazione anche della deliberata autostrada regionale Cremona-Mantova. Rfi ha pertanto sviluppato un progetto definitivo di variante per risolvere le interferenze tra le viabilità del progetto ferroviario col progetto autostradale.
Le modifiche al progetto definitivo prevedono per il Comune di Mantova che il previsto cavalcaferrovia NV 34 di Dosso del Corso venga sostituito con un sottopasso carrabile con pista ciclopedonale, e che quindi vengano aggiunte rampe in trincea e rampe tra muri, oltre a una revisione del progetto di sottopasso ciclabile in corrispondenza di strada Circonvallazione sud.
Non solo: la prevista interruzione prolungata dell’esercizio ferroviario nella tratta Bozzolo-Mantova, avrà ricadute sul sistema viabilistico e pertanto dovrà essere compensata da adeguati servizi sostituivi. La soppressione del passaggio a livello su strada Circonvallazione sud dovrà contemplare anche la riorganizzazione degli innesti della viabilità esistente e le opere necessarie allo scorrimento dei flussi con spazi di inversione e altro. Lo stesso dicasi per la soppressione del passaggio a livello su strada Eremo, per la quale è stato previsto un collegamento ciclopedonale a bypass della ferrovia.