MANTOVA Giusto il giorno prima aveva cercato di mettere a segno un colpo alla sede della Cgil di Mantova, salvo poi desistere in corso d’opera essendosi ferito a una mano nel tentativo di intrusione. Così non pago, nonostante fosse stato individuato dai carabinieri poco dopo il fallito raid, ci aveva riprovato la sera successiva riuscendo nella circostanza, cambiato obiettivo, a portare a compimento il proprio intento predatorio. Ma anche tale precipuo episodio però, benché per lui fruttifero sul momento, si è alla fine concluso con una denuncia a proprio carico, la seconda nel giro di nemmeno quarantottore. A finire doppiamente nei guai dunque, è stato un 56enne italiano senza fissa dimora. Segnatamente la prima grana per lui risale alla mattina del 27 agosto, quando all’alba aveva tentato di rubare, ma senza successo, all’interno della sede Cgil di via Altobelli. La seconda la sera seguente: armato di un piede di porco si era infatti introdotto nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Carlo Poma dove, scassinato un distributore automatico di bevande, era riuscito ad impossessarsi di circa 150 euro in monete. Durante l’azione però era stato sorpreso da due operatori sanitari, costretti a loro volta ad allontanarsi immediatamente in quanto minacciati dal ladro con lo stesso arnese da scasso. Sul posto era quindi intervenuta una pattuglia della sezione radiomobile dei carabinieri che, raccolte le testimonianze nonché acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza, avevano riconosciuto nell’uomo lo stesso autore del tentato furto del giorno precedente. Rintracciato a stretto giro dai militari, nonostante non più in possesso ne del piede di porco che del bottino, il 56enne, sottoposto altresì alla misura di prevenzione dell’avviso orale, è stato quindi nuovamente denunciato, stavolta per furto e minaccia aggravata.







































