MANTOVA – E’ tutto pronto alle Bertone per accogliere i primi ospiti dopo il periodo di pausa invernale, prolungato dalle regole della pandemia. Il Parco del Mincio ha utilizzato questi mesi per compiere interventi di manutenzione straordinaria dei percorsi all’aperto e delle radure e di messa in sicurezza del patrimonio arboreo. E anche le Cicogne bianche, specie reintrodotta grazie a un progetto che qui ha il suo motore – il Centro reintroduzione cicogna bianca – sono indaffarate a offrire uno dei più bei spettacoli della natura: proprio in questi giorni in alcuni nidi presenti nel bosco-giardino stanno nascendo i primi piccoli. Ben in vista, ad esempio, è quello del nido sul terrazzo della villa, ben visibile ai visitatori, dove sono appena nati tre piccoli e dove ci sono ancora due uova che potrebbero. schiudere a breve. “I dati forniti dal biologo Cesare Martignoni, che coordina il progetto – spiega Il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer – confermano il successo della eintroduzione: nell’area delle Bertone quest’anno ci sono finora almeno 14 coppie, ma numero in possibile evoluzione e nel territorio del Parco del Mincio, esternamente al Bosco Bertone, vi sono finora almeno 8 coppie, numero anch’esso in possibile evoluzione”. Nel compito di monitoraggio eseguito dal coordinatore del centro rientra anche quello di studiare le rotte e le provenienze di queste cicogne. Emerge che ci sono sia cicogne sedentarie, sia arrivate con la migrazione, alcune coppie sono costituite da individui completamente selvatici, alcune da individui rilasciati dal Parco in passato e altre coppie sono miste. Fra le cicogne nidificanti ci sono un individuo nato in Svizzera, un altro nato in Germania e uno rilasciato in passato nella zona del Parco Adda Sud, tutti arrivati qui autonomamente. Particolare è la storia di una cicogna che anche quest’anno sta nidificando su un Libocedro a fianco della villa. Si tratta di un maschio, nato su un albero del bosco Bertone nel 2006, che è stato poi osservato in diverse parti d’Italia e d’Europa, fra cui Svizzera e Spagna e che è tornato nel 2009, nel 2010 e nel 2012 a nidificare nella sua zona di origine, forse con la stessa femmina. Dal 2016 è poi tornato tutti gli anni a riprodursi sullo stesso albero e così anche quest’anno. Alle Bertone l’ente ha rimosso alberi caduti, potato e messo in sicurezza altri, tolto ramaglie dai vialetti e dal sottobosco, ripulito aiuole e ha rifatto alcune bacheche e cartelli informativi, oltre al rifacimento delle targhette botaniche che presentano le specie arboree secolari presenti e provenienti da quattro Continenti, elemento caratteristico dei giardini di impronta romantica come fu pensato dal conte Luigi D’Arco, naturalista e conte della casata proprietaria. Ora le Bertone sono della fondazione D’Arco che lo ha affidato al Parco. All’apertura è previsto alle ore 11 un momento di saluti con la presenza dei vertici del Parco e del Comune di Goito e delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco del Mincio alle quali l’ente ha affidato per il secondo anno il compito di accogliere i visitatori. Tutte le info su orari, biglietti e regole di fruizione sono reperibili nel sito web del Parco regionale del Mincio. L’apertura è nelle sole giornate festive dalle 10 del mattino e fino a un’ora prima del tramonto nel rispetto delle regole anti Covid.