Ruba l’anello alla fidanzata, 40enne condannato

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MANTOVA Aveva derubato la fidanzata mentre lei si trovava all’estero per una fugace visita alla famiglia d’origine. Alla sbarra per il reato di furto era così finito un 40enne modenese residente a Carpi. Nel corso della prima udienza, davanti al giudice Enzo Rosina, aveva deposto la stessa persone offesa, una 39enne Ucraina di Mantova. Ed è proprio nel capoluogo virgiliano che secondo la ricostruzione degli inquirenti si era consumato il fatto, occorso tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Stando a quanto dichiarato dalla donna nella circostanza, la relazione tra i due era iniziata circa un anno prima. «Alla fine di quell’anno – aveva raccontato in aula la ragazza – avevo deciso di tornare dai miei genitori per trascorrere con loro le feste natalizie. Al mio fidanzato avevo lasciato in custodia le chiavi di casa. Al mio rientro dopo circa tre settimane decidiamo di pranzare con la sua famiglia. Ed è stato allora che mi sono accorta di una cosa strana. All’anello mancavano dieci pietre preziose». Ma quello non era stato il solo episodio predatorio perpetrato dall’imputato ai suoi danni. In casa sua infatti erano spariti altri oggetti. Era stato allora che la 39enne aveva chiesto al fidanzato un chiarimento decidendo alla fine di denunciare tutto alle forze dell’ordine. Ieri mattina l’epilogo giudiziario della vicenda: conclusa l’istruttoria dibattimentale l’imputato è stato condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa, oltre al pagamento di 5mila euro a titolo risarcitorio in favore della vittima.