MANTOVA Mentre le saracinesche cittadine continuano inesorabilmente ad abbassarsi – l’ultima in ordine di tempo quella del bar “Quanto Basta” di Daniele Bresciani – i saldi stentano a decollare, e subito la questione diventa politica. «La giunta Palazzi continua ad umiliare la città e gli operatori che vi lavorano – tuona il capogruppo di opposizione Stefano Rossi (Mantova Ideale) -. La gente ormai non viene più in centro a Mantova, nemmeno per i saldi invernali. E questo è risultato della politica, completamente miope e sbagliata dell’amministrazione comunale di sinistra, che ha allontanato l’utenza dalla città senza nemmeno porsi il problema.
Anzi, aver sentito qualche assessore che è arrivato ad imputare ai commercianti e agli esercenti di “non essersi saputo aggiornare” non solo è ingrato nei confronti di chi, pur tra mille difficoltà cerca di tenere un po’ viva la città, ma è figlio di quell’arroganza tipica dei radical chic». L’esponente di opposizione è partito dalla premessa che ci sono sempre meno negozi anche perché le politiche di via Roma non hanno fatto nulla per incentivare le aperture o perlomeno di salvaguardare le attività esistenti.
Troppe attività hanno progressivamente chiuso i battenti, impoverendo sempre più il centro storico e creando difficoltà alla cittadinanza che diventa sempre più anziana. «Ci sono 200 negozi con serrande abbassate – ricorda -. A volte mi chiedo come facciano le botteghe e i bar rimasti aperti a sopravvivere. Della poca disponibilità di parcheggi liberi e non a pagamento, nonché della mobilità che non funziona, abbiamo discusso infinite volte, senza però mai venire ascoltati. Ma i nostri amministratori fingono di non vedere il problema: anzi, si complimentano a vicenda per la Coop recentemente aperta in piazza Martiri di Belfiore, e questo dà la dimensione di come percepiscono le difficoltà del commercio».
Matteo Vincenzi