MANTOVA Un’opera di interesse pubblico, che però porta danni immobiliari a qualcuno e disagi all’intero quartiere. Questa è la posizione nota dei cittadini di Te Brunetti costituitisi in un Comitato avverso al sottopasso di Porta Cerese, così come progettato da Rfi, e che ieri hanno ottenuto di essere ricevuti dal presidente della Provincia Carlo Bottani. Con loro il legale Giulio Arria e l’ex capo dell’ufficio tecnico del Comune ingegnere Marzio Malaguti, assieme al consigliere delegato Francesco Aporti, sindaco di Borgo Virgilio, il dirigente Antonio Covino e la funzionaria Elena Molinari.
L’appello era indirizzato all’ente di via Principe Amedeo, che ha titolarità su via Parma e via Brennero, per apportare correttivi all’infrastruttura prima che il tutto sia licenziato come da progetto entro il 6 marzo, come chiesto da Rfi, in sede di conferenza di servizi.
I tecnici provinciali hanno esposto le prescrizioni vecchie e nuove presentate all’ente ferroviario, e dal confronto con Bottani hanno ottenuto l’impegno del presidente a farsi parte diligente nel confronto col sindaco Mattia Palazzi lui stesso ha assicurato di impegnarsi a contattare già oggi per avere delucidazioni inerenti sia al progetto viabilistico che per la sicurezza prospettica riguardo al transito dei treni merci che per certo – come peraltro già annunciato dal sindaco stesso e da Rfi – in previsione aumenteranno.