MANTOVA – Un po’ “no vax” ma più che altro ubriaco e molesto. Non aveva esitato a minacciare gli agenti della questura che alcuni giorni fa erano intervenuti in un bar del centro storico dove un cliente stava dando fastidio urlando insulti e bestemmie. Da parte sua il questore di Mantova Paolo Sartori non ha esitato a emettere un decreto di divieto di accesso per la durata di due anni, e con efficacia nell’intero territorio della Provincia di Mantova – ad ogni tipologia di locale definito dalla Legge come esercizio pubblico (bar, ristoranti, sale da gioco, locali notturni, ecc.) nei confronti di S.S., 54enne pluripregiudicato mantovano residente a Curtatone. Prima si era messo a discutere con alcune persone sedute a un tavolino vicino al suo; quindi aveva continuato con gli agenti che lo avevano condotto in questura per accertamenti. “Voi non sapete chi sono io”, “ho conoscenze molto in alto” alcune delle frasi che il 54enne rivolgeva ai poliziotti, lasciando intendere che grazie a queste conoscenze avrebbero passato dei guai. In attesa di eventuali vendette trasversali tramite conoscenze altolocate, gli agenti denunciavano il 54enne per minaccia a pubblico ufficiale e lo multavano per le bestemmie in luogo pubblico. L’uomo, che ha precedenti per truffa, violenza minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, millantato credito, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale, procurato allarme presso le Autorità, porto abusivo d’armi, furto, fuga a seguito di incidente stradale con feriti e violazione degli obblighi familiari, era già stato sanzionato lo scorso gennaio per non aver ottemperato alla normativa anti-covid mentre era in un ristorante con altre persone, anch’esse multate insieme al titolare, con conseguente chiusura del locale per 5 giorni. Oltre al divieto di accesso a tutti i locali pubblici per i prossimi due anni, nei confronti del 54enne è stato emesso anche un avviso orale. Nell’ipotesi che non rispetti la misura di prevenzione cui è stato sottoposto, verrà punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e con la multa da 8mila a 20mila euro.