MANTOVA Alla guida della sua auto aveva provocato un incidente salvo poi pensare bene di non fermarsi. La Polizia Stradale erano risalita a lui grazie al numero di targa su segnalazione di alcuni presenti. Dopo qualche ora, attorno alle 22.30, era stato lo stesso automobilista a presentarsi nella sede di piazza Virgiliana accompagnato dalla madre. Di fronte agli agenti l’uomo oltre a negare di essere il responsabile del sinistro per tutta risposta aveva dichiarato di non trovare più la propria autovettura (poi ritrovata dopo cinque giorni). Per fugare ogni dubbio gli operanti lo avevano così portato nella campagne dell’hinterland dove l’uomo asseriva di averla lasciata. Ma le informazioni frammentarie e l’evidente difficoltà ad esprimersi avevano indotto i poliziotti a sottoporlo all’alcoltest. Il risultato aveva accertato un tasso alcolemico nel sangue pari a 2,09 grammi per litro. Immediatamente gli era stata revocata la patente di guida accompagnata da una denuncia penale. I fatti a lui ascritti risalivano al tardo pomeriggio dell’8 marzo 2018. A processo per guida in stato d’ebrezza era così finito un 43enne italiano domiciliato a Lunetta. Ieri di fronte al giudice è comparsa la madre dell’imputato; secondo la sua deposizione il figlio avrebbe bevuto solo a cena e, prima di presentarsi alla Polstrada, “qualche” bicchierino di lambrusco.