MANTOVA È stato siglato il nuovo protocollo Zeus tra la questura di Mantova e il CIPM che mira a contenere i casi di violenza domestica, stalking e cyberbullismo. I fenomeni di violenza tra le mura di casa e di bullismo nelle scuole hanno visto negli ultimi anni una crescente escalation che fa molto preoccupare gli enti preposti al controllo di tali manifestazioni, e dice molto sul disagio che spesso scaturisce proprio negli ambienti che si ritengono più sicuri.
Il Questore di Mantova, Paolo Sartori, ha dichiarato che «il protocollo Zeus riguarda non tanto le vittime quanto gli autori che hanno commesso atti di violenza o persecutori. Si tratta di un ammonimento, una sorta di “cartellino giallo”, in fase amministrativa, che viene fatto precedere al provvedimento penale se ci sarà una denuncia».
La procedura ha lo scopo di tendere alla rieducazione della parte resasi colpevole di comportamenti immorali ai danni della famiglia o della coppia, nonché di arginare i fenomeni di bullismo, o cyberbullismo, e di stalking.
«Dopo Milano e Cagliari, anche Mantova si allinea con i dettami introdotti da questo accordo – spiega il criminologo Paolo Giulini, presidente del CIPM. – È un’iniziativa unica in Europa perché si tratta per la prima volta di pensare in termini di giustizia riparativa e non punitiva».
Il protocollo Zeus, infine, è stato siglato anche in collaborazione con alcune realtà mantovane già attive nel campo del sociale, come il CAV e il Centro Donne Mantova, ma anche con il Telefono Rosa e l’Associazione locale Voandalana, presieduta da Lorenzo Pedroni.
Barbara Barison