CANNETO SULL’OGLIO L’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha fatto saltare quest’anno nella terra dei vivai la tradizionale fiaccolata e falò della vigilia di Natale, che veniva organizzata dal Comune in collaborazione con le principali associazioni di volontariato della terra dei vivai. La manifestazione prevedeva la sera della vigilia la partenza dei cortei e dei gruppi musicali da via Dosso Alto e piazza Martiri ed Eroi e l’accensione sulla centrale piazza Gramsci del grande falò propiziatorio con intrattenimento musicale del Complesso Bandistico Cannetese e del Gruppo Chitarre dell’Oratorio parrocchiale “San Giovanni Bosco”. L’intera notte della vigilia di Natale sarebbe trascorsa, poi, nella città dei vivai al suono della tradizionale ed amata “Pastorella Cannetese”. Chi passava, infatti, per Canneto poteva incontrare per tutta la nottata sulle piazze o lungo le vie piccoli gruppi di suonatori intenti ad eseguire una tipica melodia “la Pasturela”. Bisogna risalire alla fine dell’ottocento quando ai primi segnali del freddo i pastori scendevano dalle montagne portando a svernare in pianura le loro greggi. Capitava spesso che, con la caduta della prima neve, i pastori chiedessero ospitalità sotto la barchessa di qualche cascina, l’accoglienza in prossimità del Natale non era mai negata. I pastori rallegravano le serate suonando zampogne e ciaramelle. Queste musiche stimolarono allora l’interesse dei suonatori locali che, nell’intento di suonarle a loro volta il Natale successivo, le impararono. Qualcuno adattò alla melodia principale una semplice armonia; la pastorella venne in ogni modo sempre imparata ad orecchio sentendola suonare dai musicisti più anziani. Gli organizzatori confermano, pertanto, l’appuntamento con la fiaccolata e falò della vigilia di Natale e con l’antica tradizione della “Pastorella Cannetese” per il prossimo anno 2021.
Paolo Zordan