Con Madama Butterfly il grande ritorno della lirica al Sociale

MANTOVA  L’atteso ritorno della lirica a Teatro Sociale è stato accolto dal pubblico mantovano con grande favore e giustificato entusiasmo per la pregevole rappresentazione di Madama Butterfly prodotta da International Music&Arts, Teatro Civico Roberto De Silva e Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Teatro gremito e grande successo, venerdì sera, per gustare le splendide note della popolarissima opera di Giacomo Puccini, carta assolutamente vincente per far rivivere la storica tradizione melodrammatica del Sociale. I prolungati applausi e l’ovazione finale danno la misura dell’apprezzamento del pubblico per la qualità degli interpreti e per l’efficacia dell’aspetto spettacolare dell’impianto scenico, con la regia di Stefano Monti, caratterizzato da un allestimento essenziale, giocato tra luci e ombre, evocativo dell’ambiente, dell’esotismo e della spiritualità giapponese. Tutto nasce dalla straordinaria bellezza della musica di Puccini, perfetta nella definizione dell’emotività delle varie situazioni che si susseguono nella tragica vicenda di Madama Butterfly, eseguita con coerente e puntuale adesione alla scena dall’Orchestra Filarmonica Italiana, per la direzione energica e ben dettagliata di Riccardo Bianchi. A interpretare Cio-cio-san (Butterfly), la protagonista assoluta dell’opera, Daria Masiero, esperta e apprezzata interprete del ruolo che ha mostrato la sua abilità nel passare con spontanea fluidità dai toni più passionali a quelli di maggior intimismo. Significativi i contributi di Carlotta Vichi nei panni di Suzuki e del Pinkerton di Giuseppe Distefano, potente nella vocalità, meno efficace nel fraseggio. Altrettanto funzionali e coordinati i ruoli di Francesco La Gattuta (Sharpless), del Goro di Giacomo Leone, dello zio bonzo di Giacomo Pieratti, del Principe Yamadori di Yiming Guo, del Commissario Imperiale di Liu All Song Hao, di Bronisława Sobierajska nelle vesti di Kate Pinkerton e del Coro diretto da Paolo Targa. A 120 anni dalla prima rappresentazione (Milano, Teatro alla Scala 17 febbraio 1904) Madama Butterfly conserva inalterato il suo irresistibile fascino legato alla magistrale combinazione di suadenti melodie – iconica la celestiale aria Un bel dì vedremo – e incalzanti temi orchestrali, dovuta alla geniale creatività di Giacomo Puccini. Un successo di ottimo auspicio per il futuro e di conferma della validità della programmazione del Teatro Sociale. (gmp)