CASTIGLIONE Una sala civica in via Zanardelli, nell’ex chiesa di San Giuseppe. È il progetto che nel corso delle prossime settimane dovrebbe venire concretizzato grazie all’accordo trovato tra Comune e società Bertani trasporti, che eseguirà i lavori previsti nel progetto.
A fine intervento – si parla in ogni caso della prossima estate – la chiesa, sconsacrata dal 1902, diventerà, come è nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, una sala civica adatta ad incontri, concerti, iniziative culturali e, anche, alla celebrazione dei matrimoni con rito civile.
Il progetto è ora al vaglio della Soprintendenza, ma nel giro di alcune settimane dovrebbero arrivare le autorizzazioni necessarie. I lavori dovrebbero poter partire già il prossimo settembre, per poi concludersi nel corso della prossima estate. Come spiega l’architetto Massimo Zani, che ha realizzato il progetto, verranno eseguiti due tipi di lavori. Anzitutto il consolidamento della copertura della chiesa e del campanile, gravemente ammalorati. In secondo luogo verranno eseguiti anche lavori di consolidamento sismico. Non solo. È previsto anche un intervento sulle pavimentazioni, alcuni piccoli restauri interni e la realizzazione di un piccolo sagrato di fronte all’edificio, oggi adibito a parcheggio per le auto. Il tutto per una spesa che si aggira sui 200mila euro.
A finanziare l’intervento sarà la ditta di trasporti Bertani, con la quale il Comune si sta apprestando a perfezionare una convenzione derivante dalla realizzazione, una decina di anni fa da parte di Bertani, di un piano di lottizzazione a Castiglione.
Una volta conclusi i lavori, quella che fu la chiesa di San Giuseppe tornerà in vita con funzioni completamente nuove. Realizzata con una sola navata, come spiega l’assessore ai lavori pubblici Michele Falcone, potrà essere utilizzata come sala civica, luogo per incontri pubblici e iniziative di varia natura e, anche, come sede per la celebrazione dei matrimoni con rito civile, che ad oggi vengono celebrati solamente nella sala consiliare del municipio.
«Finalmente – spiega Falcone – stiamo andando a chiudere una partita iniziata ancora un decennio fa, dopo aver trovato la quadratura del cerchio con la società Bertani. Siamo soddisfatti di poter finalmente realizzare questa opera e, soprattutto, di vedere tornare in vita, con funzioni specifiche e a beneficio di tutta la cittadinanza, un luogo chiuso da parecchi anni e in questo momento senza una finalità».
La chiesa venne realizzata tra il 1651 e il 1661 da Ferdinando Gonzaga per esaudire un desiderio di Gridonia Gonzaga, molto devota a San Giuseppe. Vi aveva sede la Confraternita del Coroncino di San Giuseppe. Fu sconsacrata nel 1902: la pala e l’altare sono conservati nel Museo aloisiano.