Fiorello, Esedra va in visibilio tra risate e standing ovation

MANTOVA Galeotta fu Mantova, città dove i canoisti azzurri si stanno preparando per i Mondiali in Ungheria e dove il Rosario più famoso d’Italia ha portato in scena il suo spettacolo nella serata di ieri. Un feeling nato nello stesso hotel dove l’artista e gli atleti hanno soggiornato e che è stato riproposto anche sul palco dell’Esedra di Palazzo Te. Cornice artistica ed estetica da rifarsi gli occhi, praticamente impossibile individuare un posto libero e poi, sul palcoscenico, Rosario Fiorello. Praticamente impossibile calcolare quanti secondi siano passati dal suo ingresso alla prima risata della platea mantovana, la prima, peraltro, di una serie altrettanto incalcolabile. Che Fiorello fosse un mattatore inarrestabile era una cosa ben nota e risaputa, ma ieri sera si è avuta la riconferma delle sue straordinarie capacità di trascinatore. Nonostante il ritardo con cui lo spettacolo ha preso il via (ma far entrare quasi 5mila persone da un singolo ingresso richiede tempo e pazienza), Fiorello si è sin da subito impadronito della scena.
Frizzantezza e brio sono quello di sempre, la capacità di catalizzare l’attenzione e andare a colpo sicuro con battute sagaci pure. Smoking bianco e balletto iniziale in mezzo alla folla sono solo un preludio ad una performance atomica, mai banale è semplicemente irresistibile. Minibot, Netflix, chat, tecnologie, rapporti umani, la differenza tra ieri e oggi: Rosario ne ha davvero per tutti. E in un atomico turbinio di battute, il Fiorello nazionale si prende la meritata ovazione.  (f.b.)