ROVERBELLA – Il servizio di asilo nido a Roverbella il Comune lo apre, a seguito di una convenzione siglata in questi giorni, anche ai figli di età compresa tra i 0 e 3 anni dei dipendenti della Kosme.
Il tutto rientra nell’ambito di un progetto di welfare aziendale che si rivolge anche ai dipendenti dell’azienda roverbellese che risiedono però in altri comuni. Un risultato che evidenzia ancora di più l’impegno profuso dall’ente locale guidato dal sindaco Mattia Cortesi in questi anni nella creazione di servizi di prossimità alla persona.
La convenzione è stata presentata ieri pomeriggio in sala consigliare alla presenza del primo cittadino, Mattia Cortesi, dell’assessore al bilancio, Nicolò Andrione, del responsabile d’area della Cooperativa Dolce che gestisce l’asilo nido di Roverebella, Paolo Vaccaro, il componente dell’ufficio risorse umane di Kosme, Andrea Pernigotti, e la responsabile dell’ufficio comunale servizi sociali, Antonia Riccò. «Questo è un risultato – ha sottolineato il sindaco di Roverbella – che riteniamo di fondamentale importanza e che prosegue sulla strada tracciata in questi anni. Noi ci siamo sempre prodigati per creare sul versante dei servizi alla persona nuovo opportunità oltre ovviamente a quelle che già esistono. Siamo, quindi, orgogliosi con questo servizio di asilo nido di poter aprire le porte anche ai cittadini che lavorano sul nostro territorio, ma che non sono nostri residenti. Ringrazio per il paziente lavoro svolto in questi anni dal nostro personale dell’ufficio preposto nella ricerca e creazione di servizi che vadano nella direzione di rispondere alle esigenze della persona».
«Il progetto di welfare aziendale – afferma l’assessore Andrione – si traduce nella possibilità dei dipendenti della Kosme di usufruire del servizio garantito dal nostro asilo nido, gestito dalla Cooperativi Dolce. Mentre per le famiglie del nostro territorio una quota della retta, in funzione dell’Isee, è a carico del Comune, per i dipendenti dell’azienda roverbellese la quota sarà riconosciuta dalla Kosme. Alla luce di questa importante esperienza confidiamo di poter ampliare il panorama delle aziende, operanti nel nostro territorio, che vi aderiscono. Da parte nostra intendiamo anche studiare altri servizi che vadano a rispondere alle esigenze delle famiglie di studenti di età compresa tra i 4 e i 16 anni».