ASOLA Nella mattinata di mercoledì in municipio ad Asola una 53enne originaria del Senegal, residente in un comune della provincia di Catanzaro, si è presentata all’Ufficio anagrafe per chiedere la residenza. Alla richiesta dell’impiegato di fornire un documento di riconoscimento, la donna ha consegnato la carta d’identità rilasciata dal comune di provenienza. L’impiegato, avuto il documento per dare corso alla pratica, ha notato alcuni particolari che l’hanno subito insospettito: prima di tutto la foto, la donna infatti aveva il capo e parte della fronte coperti da un turbante, cosa non consentita nei documenti di riconoscimento; i numeri del documento, leggermente più grossi rispetto a quelli solitamente impressi dal Poligrafico sui documenti attualmente in uso. Altri particolari che hanno fatto sorgere dei dubbi sono stati anche la cittadinanza italiana e la validità per l’espatrio. A seguito di tali dubbi, l’impiegato informava tempestivamente i Carabinieri della Stazione di Asola, che hanno subito provveduto ai riscontri del caso, interpellando il comune di provenienza della donna. Alla prima domanda formulata dai Carabinieri all’Ufficio anagrafe del comune rilasciante la C.I., ovverosia di poter parlare con l’Ufficiale d’anagrafe che aveva firmato quel documento, si è subito capito che si trattava di un documento falso. Infatti i dati dell’Ufficiale d’anagrafe indicato nel documento erano completamente inventati e quel comune non aveva mai rilasciato quella carta d’identità a quella donna. Nel contempo, si appurava che la donna era effettivamente residente in quel comune e le generalità erano anche giuste, ma che a lei era stata rilasciata una carta d’identità con la cittadinanza senegalese e non italiana e soprattutto che il documento d’identità regolarmente rilasciatole non era valido per l’espatrio.
Proprio quest’ultimo particolare, ovverosia l’utilizzo di documenti falsi con l’indicazione “valido per l’espatrio” ha fatto scattare l’arresto nei confronti della donna, che dovrà rispondere al Giudice del Tribunale di Mantova del reato di “possesso e fabbricazione di documenti falsi validi per l’espatrio”. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato ed è stata avanzata richiesta di patteggiamento da parte del legale di fiducia. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Mantova, Colonnello Fabio Federici, ha espresso il suo compiacimento per la brillante operazione di servizio e per il positivo risultato conseguito.
All’anagrafe con documenti falsi: arrestata una senegalese
La donna voleva fare richiesta di residenza ad Asola.