RONCOFERRARO Anziana presa di mira da rapinatori senza scrupoli, narcotizzata mentre e poi derubata dei suoi averi, inclusa la fede nuziale e un altro anello d’oro con tre pietre che portava al dito. Dell’episodio, che risale a qualche giorno fa ma di cui si è venuti a conoscenza solo nella giornata di ieri, la vittima – un’ultraottantenne di Roncoferraro – avrebbe messo nero su bianco quei momenti di puro terrore, ripercorrendo gli istanti che sono seguiti quando ha realizzato di aver avuto la casa violata da parte ignoti. Un racconto nitido fino a un certo punto: il giorno successivo all’accaduto il medico ha infatti riscontrato che la donna era stata narcotizzata (tra i sintomi che ha elencato uno strano senso di torpore, mal di testa e un forte bruciore alla gola, ndr). Per raggiungere l’abitazione posta lungo la provinciale 30 i malviventi hanno attraversato i campi sul retro, dopodiché hanno forzato mediante un piede di porco la porta del seminterrato e una volta dentro, vedendo che tutto era apparentemente tranquillo, hanno subito guadagnato il piano superiore. Si sono così introdotti nella stanza da letto dove la donna si era da poco addormentata e per metterla definitivamente fuori causa le hanno spruzzato del gas narcotico. Una tecnica ben rodata per stordire i proprietari di casa e gli stessi animali domestici, purtroppo non rara anche nel Mantovano. A quel punto, oltre agli anelli sfilati dalla mano della vittima, i malviventi hanno cominciato a rovistare dappertutto, finendo per prelevare circa 200 euro di contanti presenti nel portafogli e probabilmente altri preziosi. Ancora da quantificare, invece, i danni arrecati alle strutture. Sul posto gli uomini della Questura di Mantova – contattati all’alba dalla figlia che poco prima aveva ricevuto l’accorata telefonata della madre, mentre ad occuparsi della denuncia sono stati i carabinieri della stazione di Roncoferraro, che nel frattempo hanno potenziato ulteriormente i controlli. Il livello si è oggettivamente alzato: tanto lo spavento ma anche rabbia nelle parole della figlia: «Sapere che qualche delinquente è stato a contatto con mia madre è qualcosa di angosciante e che fa rabbrividire. Queste non sono persone, sono sciacalli della peggiore specie».
Matteo Vincenzi