Virus, materie prime e costi energetici: prorogare misure sulla liquidità per le imprese

MANTOVA – Mantova Cna lancia l’allarme: occorre prorogare le misure sulla liquidità per le piccole imprese e le famiglie, dal momento che la fine della moratoria di Stato (fissata al 31 dicembre 2021) e il progressivo riallineamento del sistema pubblico delle garanzie rischiano di creare un’ulteriore stretta per le aziende. Senza dimenticare inoltre che la recrudescenza pandemica da Covid-19 con la variante Omicron – sottolinea il direttore della Cna, Elisa Rodighiero – l’impennata vertiginosa dei costi energetici nonchè le criticità di approvvigionamento delle materie prime sta creando un clima di profonda incertezza, di criticità nel mondo delle imprese e del lavoro. Al 31 dicembre scorso, infatti, le moratorie a favore del sistema produttivo ancora attive ammontano a un valore totale di circa 36 miliardi e tra qualche mese a prescindere del potenziamento delle garanzie pubbliche, le imprese dovranno iniziare a restituire, oltre alla quota interessi, anche quella relativa al capitale, ben più consistente. Occorre assicurare quindi un prolungamento delle esposizioni debitorie per il 2022 – continua Rodighiero – attraverso interventi ad hoc finalizzati a sostenere la rinegoziazione dei debiti. Misura questa che potrebbe essere supportata dal Fondo di Garanzia per le Piccole e medie imprese (Pmi), anche in misura inferiore rispetto a quanto oggi previsto, e in complementarietà con altre forme di garanzia privata.