Assalì il nipote armato di coltello: il racconto della vittima in aula

RIVAROLO MANTOVANO  La sera prima era trascorsa normalmente, «ci eravamo dati la buonanotte» ha raccontato ieri in aula la vittima dell’aggressione. Il mattino seguente invece, suo zio, Boujemaa Ajdaa, 53enne marocchino di Rivarolo Mantovano, anziché il buongiorno aveva cercato di ammazzare a coltellate il nipote 31enne. Quest’ultimo ieri mattina in aula ha ripercorso le varie fasi dell’aggressione subita il primo dicembre dello scorso anno. Il giovane, che si è costituito parte civile al processo con l’avvocato Chiara Sabbadini, ha anche detto di avere riportato dei danni che tutt’ora persistono all mano destra, dove aveva riportato un taglio molto profondo nel tentativo di parare i fendenti che gli stava menando lo zio, Dal canto uo l’avvocato Filippo Moreschi, difensore dell’imputato, sta valutano la nomina di un consulente per sottoporre il suo assistito, tutt’ora agli arresti in carcere per tentato omicidio, a una perizia psichiatrica. Tra i fatti emersi durante l’udienza di ieri mattina, c’è quella di un presunto stato depressivo del 53enne, che avrebbe anche manifestato l’intenzione di tornarsene in patria. Il processo proseguirà il prossimo 14 ottobre.