MARMIROLO – La richiesta finalizzata all’installazione di un impianto di biogas dalle deiezioni animali piomba sulla testa dei cittadini, quando oramai i procedimenti autorizzativi sono già stati dati dall’amministrazione comunale. È il caso di Marengo, dove l’impianto sorgerà in fregio alla strada provinciale Marmirolo-Volta. Spiega la capogruppo di minoranza Roberta Gaburri: «In consiglio comunale il sindaco Paolo Galeotti ha spiegato che è tutto regolare. Voglio innanzitutto precisare che noi non siamo contrari alle energie rinnovabili. Però abbiamo preso atto che l’autorizzazione con determina dell’area tecnica è stata concessa senza il parere delle istituzioni tecniche e sanitarie quali Arpa, Ats, Regione Lombardia, consorzio di bonifica e altri enti. L’amministrazione comunale ha adottato la procedura semplificata e dopo 30 giorni l’autorizzazione è stata data con l’iter del silenzio assenso. Tutto regolare dal punto di vista tecnico, per carità – afferma Gaburri – ma sarebbe stato davvero importante oltre ad interpellare le strutture tecniche per la valutazione dei profili di inquinamento e di tutela della salute pubblica, anche fare partecipi i cittadini della zona e dare loro precise informazioni. Gli espropriati sono indignati. L’esproprio – prosegue Gaburri – avverrà da parte della Provincia su delega del Comune».
Una ventina i cittadini di Marengo presenti in consiglio l’altro ieri, preoccupati per l’insediamento. «Soltanto poco tempo fa siamo venuti a conoscenza del progetto, con l’impianto che verrà realizzato a poche centinaia di metri dalle abitazioni sparse del territorio», afferma Stefania Brunelli. «La scelta di consentire l’insediamento del biogas andava fatta sulla base dei rischi di impatto ambientale e sulla salute di tutti noi. L’impianto oltre a provocare miasmi arreca anche un grave danno economico ai proprietari interessati, che purtroppo devono assistere a un deprezzamento dei loro terreni vocati all’agricoltura. Il sindaco e l’amministrazione comunale si sono ben guardati dall’informare o richiedere l’opinione della popolazione. Era doveroso ascoltare anche il parere di coloro che sono direttamente coinvolti dalla presenza del biogas».