GONZAGA Una fonte di energia rinnovabile, pulita, programmabile e flessibile, con un potenziale in grado di aiutare il nostro paese a ridurre la dipendenza energetica dall’estero, che può essere usata senza problemi per produrre energia elettrica, calore e come carburante per autotrazione: nel dibattito, ancora molto acceso, sulla questione biometano, arriva il parere di Confagricoltura Mantova che, nella giornata di ieri, ha organizzato un convegno per portare avanti la tesi che – se sviluppato correttamente, esso rappresenta un’opportunità per la sostenibilità energetica: ««Di biometano si parla tanto – ha detto in apertura il presidente Alberto Cortesi – ma troppo spesso in maniera errata o incompleta, additando gli impianti come pericolosi o inquinanti. Nulla di tutto ciò, il nostro intento è quello di dimostrare che il biometano è un’opportunità importante per tutti. Non a caso abbiamo esteso l’invito per la serata anche a tutte le amministrazioni comunali mantovane, in modo che si possa iniziare a instaurare un dialogo costruttivo e fondato su dati oggettivi».
Secondo i dati sciorinati ieri sera, nel medio termine sarebbe possibile arrivare a coprire almeno il 10% del consumo nazionale di gas, attraverso la produzione di 7 – 8 miliardi di metri cubi annui di biometano agricolo: «L’Italia – ha detto Tommaso Bazzaro, Head of Sales di Ies Biogas – importa ogni anno circa 70 miliardi di metri cubi di gas naturale. Il biometano sarebbe fondamentale per ridurre la dipendenza energetica nazionale».