CASTIGLIONE È arrivato giovedì pomeriggio a Castiglione e vi rimarrà per due settimane il camion vela realizzato dall’associazione “Yana – You are not alone”, nata dopo l’omicidio della 23enne Yana Malaiko per volontà di suo padre Oleksandr Malaiko e di alcuni amici di famiglia.
Al suo arrivo il camion vela ha sostato per due giorni in piazzale Resistenza, dove si trova il condominio dove è stato commesso il femminicidio di cui è accusato l’ex della 23enne, il moldavo reo confesso Dumitru Stratan. Dopo i primi due giorni in piazzale Resistenza, il camion-vela si sposterà in altre zone della cittadina.
“Scopo dell’iniziativa – fanno sapere gli organizzatori – è quello di ricordare Yana e il suo sacrificio, fare conoscere l’associazione Yana – You are not alone, ricevere iscrizioni, raccogliere eventuali donazioni. A fine giugno inoltre – proseguono gli organizzatori – nascerà la prima edizione del Premio Yana, per un riconoscimento a quanti si sono impegnati contro la violenza. È stato Oleksandr, il padre di Yana, a voler dare un senso al sacrificio della figlia con un’associazione di volontariato che lottasse contro i femminicidi e aiutasse le vittime di violenza, sia domestica sia all’esterno delle mura di casa, stalking, bullismo. Fra i fondatori dell’associazione Yana – You are not alone, oltre a Oleksandr, i nonni Giovanni e Larysa, Francesco Porrello (scelto come presidente), l’avvocato Angelo Lino Murtas, legale della famiglia, l’avvocato castiglionese Tommaso Scudella. La sede legale dell’associazione è a Romano di Lombardia, dove abitano i nonni e dove Yana aveva vissuto prima di trasferirsi a Castiglione e dove ora riposa dopo i funerali”.
La raccolta dei fondi è finalizzata al completamento di un’applicazione per telefoni cellulari che, con attivazione vocale, possa dare l’allarme in caso di aggressione o violenze.