SAN MATTEO (VIADANA) Innanzi al Gip di Modena si è limitato a consegnare un breve appunto da lui manoscritto nel quale indicava un acuto stato di prostrazione, sia fisica che psicologica, col quale aveva dovuto convivere nell’arco degli ultimi quattro mesi, vale a dire da quando era stato lasciato dalla compagna, e che l’avevano condotto a un progressivo deperimento, arrivando a perdere all’incirca una decina di chili. Questo, sostanzialmente, quanto occorso ieri nel corso dell’udienza di convalida del fermo del 41enne modenese accusato del tentato omicidio della ex, una 45enne di San Matteo delle Chiaviche, da lui accoltellata lunedì per strada a Guastalla all’esito di un faccia a faccia chiarificatore tra i due finito drammaticamente nel sangue. L’uomo, ancora sotto shock, si è quindi detto profondamente addolorato e incredulo per quello perpetrato ai danni della vittima, chiedendo scusa tanto a lei quanto ai suoi familiari, e dichiarandosi nella circostanza «del tutto incapace di spiegare, e spiegarsi, come sia stato possibile da parte sua un gesto tanto efferato e folle non compatibile con una persona mai capace di comportamenti violenti e aggressivi nella propria vita». Sulla scorta di tale attuale situazione pure i difensori dell’indagato sul momento non hanno avanzato istanze di misure cautelari lasciando tale richiesta a un momento successivo. Dal canto suo il giudice per le indagini preliminari, una volta convalidato il fermo, ha confermato a carico del 41enne la custodia in carcere con il fascicolo destinato ora a passare di mano alla procura di Reggio Emilia.