OSTIGLIA Le istituzioni sono pronte ad attivarsi per cercare di trovare una soluzione rapida alla crisi che sta attanagliando, dallo scorso dicembre, la Tecnofer di Ostiglia: ieri pomeriggio le rappresentanze di Fiom-Cgil e Fim-Cisl sono state ricevute, in Regione, per un primo incontro in attesa di quello ufficiale alla IV commissione attività produttive, per definire una sorta di programma di azioni in vista del via libera del giudice all’istanza avanzata dai sindacati di aprire la cassa integrazione. La Regione si sarebbe dichiarata pronta a sostenere lavoratori e parti sociali nel successivo tavolo al ministero – che, lo ricordiamo, è l’organismo incaricato di decidere se avviare o meno gli ammortizzatori sociali. Non solo, la Regione è disposta anche a seguire i lavoratori nel percorso di politiche attive necessarie per accompagnare i lavoratori rimasti senza impiego a una formazione necessaria per rendere più agevole una futura riassunzione. Il tempo però stringe perchè, come più volte annunciato dall’azienda, il prossimo 31 gennaio l’attività della Tecnofer cesserà (anche se non del tutto, alcune lavorazioni, per un numero ridotto di operai, andranno avanti ma per pochi giorni) e quindi la partenza della cassa integrazione è quanto mai necessaria sia per dare respiro agli operai ma anche più tempo all’azienda per valutare eventuali acquirenti. Si sta vagliando anche l’ipotesi di chiedere la retroattività della cassa integrazione al 1° febbraio ma anche su questo punto deciderà il ministero.