VALEGGIO SUL MINCIO – Chiodi alti parecchi centimetri, piantati su dei pezzi di legno nascosti sotto le foglie così da poter restare con la punta verso l’alto e forare le gomme delle biciclette. È quanto si sono trovati davanti i ciclisti della società “Barbieri” mentre erano intenti a percorrere il sentiero che conduce alla contrada del Serraglio, piccola e suggestiva valle che si trova nel territorio di Valeggio sul Mincio (ma lo stesso era capitato lo scorso 9 gennaio ad un gruppo in mountain bike di Roverbella, i primi a lanciare l’allarme dopo che uno di loro aveva rimediato la foratura della gomma anteriore lungo lo stesso tracciato, ndr). Fortuna ha voluto che chi capeggiava il gruppetto di cicloturisti si sia accorto delle pericolosissime trappole, evitando che qualcuno vi infilzasse le gomme o magari un piede. Un episodio subito segnalato alle autorità comunali, alla Polizia locale e ai carabinieri, che insieme stanno cercando di risalire ai responsabili di un gesto che più che una bravata sembra evidentemente finalizzato a tenere lontani cicloamatori e anche chi fa semplicemente jogging da sentieri e stradelli privati immersi nelle colline. Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi, anche se, come ricordato dallo stesso sindaco di Valeggio Alessandro Gardoni , che nel condannare lo sconcertante episodio avvenuto sull’itinerario che va da via Pianure a Santa Lucia ai Monti, ha ribadito la volontà di «far dialogare i vari interessi in campo: quelli dei cicloturisti e quelli degli agricoltori che forse non vedono di buon occhio l’attraversamento delle loro proprietà». Dello stesso tenore il commento dell’assessore Alessandro Remelli: «Episodi come questi sono molto gravi. Ritengo però opportuno che segnalazioni come questa vengano fatte in Comune e al comando di Polizia locale, prima che su Facebook, per dare la possibilità a chi di competenza di controllare e sistemare un eventuale disagio».
Matteo Vincenzi