GONZAGA – Il furgoncino parcheggiato negli spazi della Fiera di Gonzaga e all’interno del mezzo diversi quadri del pittore Massimo Pisani, originario di San Martino dall’Argine, ma da anni residente in Spagna. Oltre a queste opere, anche alcuni quadri del rinomato pittore galiziano Pedro Muiño. Al ritorno ecco la brutta sorpresa: il portellone del mezzo era stato divelto, all’interno c’era tutto sottosopra e mancavano i quadri del pittori per un valore complessivo di 13mila euro. Subito il proprietario ha sporto denuncia ai carabinieri di Gonzaga. Da ricordare che la produzione artistica di Massimo Pisani ha inizio verso la fine degli anni ’70 e si articola secondo periodi creativi che contraddistinguono l’evoluzione artistica dell’artista nel corso degli anni, seguendo tematiche che vanno dalla Tecnologia, all’Architettura, al Tempo, alla Linguaggio e quindi alla deriva delle ideologie che hanno caratterizzato il XX secolo. Nel 1997 si si è trasferito ad Alicante, in Spagna, dove ha sede attualmente il suo studio, qui continua la sua attività di creativa e partecipa al contempo alle numerose esposizioni e manifestazioni che hanno luogo nel corso degli anni sia in territorio italiano che spagnolo. Tra le diverse rassegne a cui ha partecipato annoveriamo nel 2001 la mostra tenuta nel’ Ex convento di Santa Maria di Gonzaga. Nel 2016 partecipa all’evento espositivo “Mantovarte 2016 + Studi aperti” La Galleria Arte Contemporanea a palazzo Ducale di Mantova. Nel 2017 gli viene commissionata un’opera di grandi dimensioni il “Grande compasso pan-goniometrico” installata nella contro-facciata della sede dell’Associazione Culturale “Un argine all’Arte di San Martino dall’Argine. Il 2018 lo vede protagonista con l’artista concettuale Concha Jerez, pioniera dell’Arte concettuale in Spagna, con una grande mostra intitolata “Alla ricerca di Paradisi immaginari” dove i due artisti intervengono con installazioni nello spazio dedicato all’Arte contemporanea di Palazzo del Capitano e nel percorso di Corte Vecchia di Palazzo Ducale.
