Viadana Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza – congiuntamente a Cristina Torricelli, capogruppo del Grande Fiume – ha votato all’adesione del Comune al Gal Terre del Po 2.0. «Per quanto riguarda Viadana – ricorda il sindaco Nicola Cavatorta riferendosi all’adesione al precedente Gal, che ha esaurito il proprio ciclo – è stato molto utile essere soci in quanto sul territorio è stato possibile avere quote di co-finanziamento per portare avanti progetti che si sono poi concretizzati con opere». Un elenco piuttosto lungo che ha portato in dote risorse per l’acquisto di arredi e attrezzature informatiche per l’Istituto Comprensivo “Vanoni – Villaggio del Ragazzo” (oltre 28mila euro); i contributi per l’adeguamento e l’allestimento della nuova sede dell’Azienda Speciale Consortile servizi alla persona (oltre 70mila euro), gli stanziamenti per la riqualificazione energetica dell’impianto di calore presso la Casa Albergo per anziani “La Meridiana” (oltre 48mila euro), le risorse per l’acquisto di strumentazione informatica per l’I.C. Dosolo Pomponesco Viadana (oltre 37mila euro), per l’I.C. Statale Viadana (oltre 11mila euro) e l’I.C.“Parazzi” (oltre 21mila euro), per la fornitura di attrezzature per la cucina degli asili Bedoli e Cicognara e la secondaria di San Matteo (oltre 54mila euro); un elenco che annovera anche risorse per il Consorzio di Bonifica Navarolo per la valorizzazione del canale Sorgive nel tratto di via Trieste e di via Ghetto a San Matteo con formazione di pista ciclabile (oltre 64mila euro), e sempre in riferimento al Navarolo, quanto destinato per il recupero e la creazione di spazi per il centro di documentazione dei territori dell’Ecomuseo Terre d’Acqua fra Oglio e Po (oltre 89mila euro). . In chiusura una stoccata ad un esponente d’opposizione:«“Dispiace che il consigliere di minoranza Daniele Mozzi, per conto di Viadana Democratica abbia votato contro l’istituzione del nuovo Gal. Dal resoconto dei finanziamenti ottenuti sul territorio di Viadana da parte del Gal ormai in fase di liquidazione emerge un bilancio assolutamente positivo dell’esperienza, e ci sono tutti i presupposti perché anche il 2.0 possa fare altrettanto».
Lorenzo Costa