Sparito il reddito di cittadinanza e anche i processi ai trasgressori

MANTOVA  Meglio non chiamarli “furbetti” quelli che intascavano il reddito di cittadinanza senza averne titolo, perché da quanto risulta la maggior parte dei processi che vede imputato chi percepiva indebitamente questo sussidio si sta concludendo con un’assoluzione quando il caso arriva in aula, perché molti altri casi vengono addirittura archiviati. Per dirla in maniera molto semplice (e anche un po’ inesatta), il motivo di questa sorta di amnistia è dovuto al fatto che chi ha abolito il reddito di cittadinanza ha finito per abrogare anche il reato che riguardava coloro che percepivano questo reddito senza averne i titoli. Di fatto si tratta di un reato molto complesso e difficile da definire. La situazione a Mantova è ancora in stallo, però una previsione si può fare. Nella nostra provincia si contano 260 casi di persone indagate per avere indebitamente percepito il reddito di cittadinanza ma al momento ci sono ben poche notizie di procedimenti giunti davanti al giudice, e quei pochi che ce l’hanno fatta sarebbero finiti in assoluzione. Ciò non significa che la stragrande maggioranza dei procedimenti è stata archiviata. Quindi, che fine hanno fatto? Non si esclude che questi siano rimasti in stand-by su qualche tavolo del palazzo di Giustizia di via Poma, in attesa che sia chiaro una volta per tutti come muoversi al riguardo. Tra i casi scoperti a Mantova c’erano quelli relativi a 234 persone che erano state denunciate dai carabinieri di Mantova in seguito a una serie di controlli effettuati anche dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Le denunce avevano riguardato 165 stranieri e 69 italiani. I militari avevano accertato che molti dei denunciati, nel presentare l’istanza per la concessione del beneficio, così come introdotto dal Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4, quale misura di contrasto alla povertà, in alcuni casi avrebbero dichiarato il falso ed in altri avrebbero omesso di denunciare le cause ostative alla concessione del beneficio stesso sussidio. La cifra da recuperare era di circa 1.150.000 euro di benefici indebitamente percepiti, ai quali vanno sommati altri 260mila euro indebitamente percepiti da altri 26 mantovani scoperti e denunciati a suo tempo dai militari della Guardia di Finanza nel corso di una analoga indagine. Al netto di 260 procedimenti destinati a una probabile assoluzione se non archiviazione, di cui si sono perse le tracce, resta da capire che fine ha fatto o farà mai quel quasi milione e mezzo indebitamente percepito.