BORGO MANTOVANO Non rassegnatosi alla fine della relazione nonché accecato dalla gelosia aveva atteso che la ex fidanzata rincasasse per poi, avvistata a bordo di uno scooter in compagnia di un altro uomo, decidere di travolgere volutamente il ciclomotore speronandolo con la propria auto. Un gesto scellerato dalle potenziali tragiche conseguenze conclusosi quindi per lui con l’arresto praticamente in flagranza mentre per le vittime con un ricovero d’urgenza in ospedale a fronte delle numerose fratture riportate nello schianto.
A finire in manette, circa le ipotesi di duplice tentato omicidio e lesioni personali gravi, era stato in tale circostanza un 31enne incensurato italiano. Era infatti la notte del 27 luglio scorso quando, attorno alle 2.30 a Villa Poma di Borgo Mantovano, il giovane alla guida della propria vettura aveva tamponato volontariamente un motociclo in sella al quale viaggiavano la ex compagna, di 33 anni, e un 29enne suo amico.
A seguito del violento urto entrambi i mezzi erano quindi finiti in un fossato, insistente a lato della sede stradale. Ad avere la peggio è stata la coppia investita, sbalzata a diversi metri dal punto dell’impatto. Per il conducente dell’auto pirata invece solo lievi escoriazioni al volto. Immediato a qual punto era così scattato l’allarme. Sul posto oltre ai carabinieri di Sermide e Borgo Mantovano anche i mezzi sanitari del 118 tra cui un paio di eliambulanze che avevano provveduto a trasportare i due feriti gravi rispettivamente agli Spedali Civili di Brescia e al Carlo Poma di Mantova. I militari dell’Arma, effettuati i rilievi planimetrici e sentiti i testimoni presenti sulla scena del sinistro, avevano dal canto loro appurato fin da subito come la condotta del 31enne fosse stata preordinata a colpire in modo doloso la ex e il suo accompagnatore, in quel momento di rientro dopo una serata in discoteca. Per questo, una volta convalidato l’arresto, nei suoi confronti era stata altresì disposta dal gip la custodia cautelare in carcere (misura ancora in applicazione) così come richiesto dalla procura. Accuse implementatesi poi in corso di indagini preliminari con l’ulteriore contestazione di stalking. Un ampio ventaglio di addebiti costato infine a proprio carico il rinvio a giudizio immediato, con l’imputato chiamato ora a difendersi innanzi al gup stante la proposta difensiva, ancora da avallare, di rito abbreviato.