SOLFERINO – Nonostante il lockdown del 2020, gli autovelox di Solferino non hanno smesso di fotografare, anzi. I due dispositivi hanno segnalato un alto numero di violazioni (1430 per un totale di 107mila e 900 euro). Come mai? Perché la postazione, inaugurata nel 2017 sulla strada provinciale che da Cavriana porta a Castiglione e che inizialmente prevedeva un solo rilevatore, da luglio 2019 è stata incrementata con un altro velox nella direzione di marcia opposta.
Analizzando i dati forniti dalla polizia locale dell’unione dei Castelli morenici, si può anche notare un dato abbastanza stravagante: il 2019, rispetto al 2018, presenta un numero di infrazioni maggiori, ma l’ammontare delle sanzioni è minore (1320 con 154mila e 788 euro nel 2018 contro 1783 con 151mila e 75 euro nel 2019). Perché? A tale domanda risponde il comandante della polizia locale Achille Bertagna: «Negli anni gli automobilisti hanno imparato a regolare la propria velocità, anche consapevoli della presenza dell’autovelox. Tuttavia non tutti riescono ugualmente a rientrare nel limite. Così si ha comunque un elevato numero di sanzioni, ma con un importo inferiore».
Da ciò si può evincere come gli introiti siano notevoli. Ma è davvero così? Non propriamente. Stando al Codice della strada, il 30% dei proventi ottenuti con le sanzioni non vengono incassati dal comune, bensì vanno alla Provincia, in quanto le strade in questione sono provinciali. Inoltre Bertagna sottolinea gli alti costi della procedura per emettere verbali, le disposizioni coatte di pagamento e i contratti con le società esterne per ottenere i dispositivi di rilevazione. Pertanto al comune resta ben poco incasso. Lo scopo è quindi preventivo ed educativo.
Così, per cercare di ridurre i costi la polizia locale dell’unione dei Castelli Morenici si sta prodigando in un’ampia opera di riqualificazione dei sistemi di rilevamento della velocità, rendendoli più efficienti ed economici. Tale svolta sembrerebbe poter essere impressa già da maggio 2021.