Morsicato al polpaccio da una nutria in un campo: profilassi per un 74enne di Roncoferraro

NOGARA (Vr)/RONCOFERRARO Stava camminando lungo un campo a Nogara insieme con altri terzisti il 74enne di Roncoferraro che ieri mattina è stato morsicato da una nutria. Una disavventura che conferma come i casi di nutrie che aggrediscono l’uomo non siano poi così isolati (era successo qualche tempo fa anche a San Nicolò Po di Bagnolo San Vito). Ha il polpaccio fasciato, ma le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Dovrà comunque essere sottoposto a profilassi antibiotica per evitare il rischio di contrarre la leptospirosi. Il morso della nutria, come quello di un topo, è pericoloso proprio per il rischio di beccarsi questa malattia. Una cura necessaria per l’agricoltore mantovano iniziata già ieri pomeriggio dopo le dimissioni dal centro polispecialistico di Nogara, ospitato nell’ex ospedale Stellini. Sicuramente è stato protagonista di una vicenda singolare che, comunque, potrebbe succedere a tutti. Il 74enne stava visionando i terreni, posti tra Brancon e Nogara, all’interno dei quali avrebbe, a breve, dovuto iniziare alcuni lavori. Dalla parte opposta della carreggiata ci sono dei campi e un piccolo canale sempre popolato da numerose nutrie. «In effetti ce ne sono molte – spiega il collega e amico che risiede a Brancon e che è stato testimone della scena – e la “convivenza” è sempre più problematica». Nella vicina Gazzo questa specie di roditori viene considerata un vero flagello (tre anni fa, un agricoltore mantovano esasperato dalle colture sistematicamente devastate arrivò a spargere dell’insetticida nel mais per “liberarsi” dalle nutrie, finendo però per fare una strage di animali). «La nutria – prosegue il racconto – era seminascosta tra lo sterrato e il mais. Forse l’animale si è trovato bloccato senza una via di fuga, diventando così aggressivo. Mi sono reso conto del pericolo, ma è successo tutto in un attimo. Quando ho sentito l’amico urlare, l’ho caricato sul pick-up e portato di corsa allo Stellini. Mi spiace molto per quello che è successo, ma la cosa importante è che stia bene».

Matteo Vincenzi