MOTTEGGIANA «Nel Comune di Motteggiana, allo stato, non è stata nominata una donna in giunta. Si tratta di un comune con popolazione inferiore a 3000 abitanti, quindi non è obbligato ad applicare la Legge Delrio che impone il 40% (come minimo) di quota di genere. In ogni caso, per tutti i Comuni sussiste l’obbligo di cui all’art. 46 comma 2 del Tuel: significa che tutti devono motivare, adeguatamente documentando, quali sono le attività che hanno posto in essere per non includere donne all’interno della Giunta». E’ questo l’incipit della protesta portata avanti Elena Arcese , consigliere di minoranza a Motteggiana.
«Ritornerò a richiedere che sia ottemperato l’art. 46 del Tuel e ad applicare tutte le norme comunitarie convenzionali che impongono la presenza della rappresentanza di genere nei consessi esecutivi. C’è di più, tutti i Comuni possono addirittura ricorrere ad un assessore esterno facendo un’istruttoria di avviso pubblico,(cosa che non è stata fatta dal sindaco Stefano Pellicciardit) quindi non ci si deve nascondere dietro a un dito. Francamente, infatti, quando mi vengono a dire che le consigliere comunali sono impegnatissime a causa del loro lavoro e per questo non possono entrare in giunta, io non ci credo, perché anche io lavoro e riesco tranquillamente a portare avanti molte attività. Le donne sono “multitasking” e riescono egregiamente a portare avanti più cose insieme; in ogni caso il Comune di Motteggiana può attingere anche ad una donna “esterna”. Quando c’è la volontà, tutto si può fare. Quando NON c’è la volontà, ci si trincera dietro il dato normativo della Legge Del Rio e questo, francamente, è sconfortante. La parità deve essere sentita come un valore, prima che un obbligo normativo. La Prefettura di Mantova, alla quale ho richiesto un intervento, ha inviato una nota al sindaco di Motteggiana invitandolo a porre particolare attenzione alle quote rosa p Un mio ricorso al Tar? No, non lo escludo».