PEGOGNAGA Tornare al collaterilismo? Palpabile, alla Festa dell’Unità di Pegognaga, la nostalgia del passato di quanto la sinistra e il maggiore sindacato agivano in simbiosi.
Entrambi ottenevano risultati esaltanti oggi irraggiungibili. Tale é stata la nostalgia che l’ex parlamentare Marco Carra , segretario comunale Pd, ha rispolverato quel “compagne e compagni” non più rievocati dall’epoca del celebrato governo Prodi.
Governo che il segretario generale nazionale Spi-Cgil Stefano Landini , ospite atteso da un cospicuo numero di pensionati pegognaghesi e del circondario, ha citato essere stato l’ultimo attento alle esigenze del mondo degli anziani, avendo aumentato di ben sette volte la pensione minima.
«Siamo l’unico Paese – ha vivacemente sottolineato Landini – che tassa la pensione: su 1500 euro 70 sono di tassazione, cosicché noi pensionati le tasse le paghiamo due volte».
Non Basta. A suo parere il governo gialloverde per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale ricorre alle pensioni, decurtandole «Sicché usa il pensionato come bancomat!».
Il pensionato inoltre é colui che sostiene i figli e paga le tasse scolastiche ai nipoti. I quali una volta laureati vanno all’estero e i nonni devono arrangiarsi da soli».
Come si é giunti a questo quadro? Perché, secondo Landini, sul piano politico c’é crisi di rappresentanza «Enrico Berlinguer, capo del partito dei lavoratori, era davanti al cancello di Mirafiori». Carlo Falavigna, segretario Spi-Cgil Mantova denuncia un teorema choccante «Si é programmato l’impoverimento delle pensioni per far sì che vadano in pensione altre migliaia di persone». Ancora «I campani hanno un’aspettativa di vita di 4 anni in meno rispetto agli altoatesini: c’é un problema di sanità».
E ricorda che nel 2022 cessa la convenzione con l’ospedale di Suzzara che é privato. Carra a sua volta rimarca che Regione Lombardia punta a chiudere l’ospedale pubblico di Pieve di Coriano. Onde evitarlo, partiti e sindacati dovrebbero chiederne invece l’interregionalizzazione.