MANTOVA Una autentica bufera di pioggia, grandine e vento ha imperversato ieri, nel tardo pomeriggio, in tutta la provincia. I danni più rilevanti si segnalano nel Basso Mantovano ma grandine è stata registrata anche nell’hinterland, in particolare tra Borgo Virgilio e Curtatone e nella zona di Castel d’Ario.
Un quarto d’ora: tanto è bastato alle scure nubi che si erano addensate fino a quel momento per rovesciare una quantità impressionante di pioggia e grandine – con chicchi che hanno raggiunto le dimensioni di una noce – nel nostro territorio. A Poggio Rusco il quadro è impressionante: alcune zone imbiancate come se fosse inverno, e altre invece allagate per ampi tratti. Non sono state risparmiate neanche la vicina Villa Poma di Borgo Mantovano dove – sembra per un guasto al sistema di pompaggio – è stato allagato il sottopasso della Abetone-Brennero; San Giovanni del Dosso dove è stata allagata la sala polivalente, San Giacomo delle Segnate e Quistello: qui, in particolare nella zona di San Rocco, la grandine ha pesantemente danneggiato le coltivazioni di zucche. E proprio l’agricoltura sembra – ovviamente i dati sono ancora, per forza di cose, parziali – il settore che sta pagando il tributo più alto all’ennesima ondata di maltempo: a Gonzaga il fortissimo vento – quello che viene definito downburst o corrente discensionale – ha letteralmente steso le coltivazioni di mais; negli stessi minuti, nella zona di Magnacavallo, una grandinata più breve ma comunque intensa ha pesantemente danneggiato le coltivazioni di meloni e angurie. Durante la giornata sono uscite nella zona di Poggio Rusco, cinque squadre della colonna mobile della Protezione Civile coordinate dal gruppo Terre dei Gonzaga, per gestire la prima emergenza.