Porto dice no al tavolo congiunto sulla crisi: la Lega protesta

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PORTO MANTOVANO – «Restiamo del parere che chi si candida si assume l’onere di rappresentare una comunità nella sua interezza e dovrebbe sentire forte il desiderio di lanciare segnali di apertura, a maggior ragione quando si è chiamati a fronteggiare un’emergenza senza precedenti come quella che sta caratterizzando negativamente questi mesi. Ma a Porto, purtroppo, ancora una volta l’amministrazione ha preferito andare avanti nella propria strada, chiudendo alla collaborazione tra le parti». Nelle parole dei consiglieri del gruppo Lega Salvini Premier è palese la delusione per la bocciatura della mozione in cui caldeggiavano l’istituzione di un tavolo di confronto per condividere collegialmente le azioni «atte a fronteggiare e monitorare la crisi in atto e quindi analizzare le prospettive future di una situazione che ha obbligato le persone a modificare il loro stile di vita, sia nel lavoro quanto nei rapporti sociali». «Sono deluso – spiega  Andrea Bindini , uno dei quattro consiglieri in quota al Carroccio -. Avevamo premesso che saremmo stati d’accordo su tempi e modi indicati dalla giunta comunale per organizzare questo tavolo di concertazione collegiale per gli aggiornamenti, altresì preposto a raccogliere suggerimenti vari senza dover ricorrere a nuove istanze. Non doveva essere un tavolo decisionale, bensì di confronto dal quale potessero emergere le proposte migliori per il bene della comunità. Ebbene, siamo stati appoggiati dalle altre minoranze, ma la maggioranza ha rigettato compatta la nostra mozione, con la motivazione che era già la sufficiente la chat di WhatsApp tra i capigruppo». Nell’idea della componente consigliare della Lega, tale tavolo sarebbe dovuto durare tre mesi, rinnovabili fino alla conclusione dell’emergenza economico-sanitaria. «Un test – evidenziano i leghisti – che avrebbe permesso ai cittadini di apprezzare una vera volontà di cambiamento degli amministratori portuensi». Il gruppo della Lega ha votato contrariamente al bilancio: «L’amministrazione non ha valutato le conseguenze che il Covid-19 produrrà su cittadini e imprese. Sono previste maggiori entrate di cassa per imposte e tasse per quasi 200mila euro. Ci chiediamo come può accadere, se molto probabilmente sarà sospeso il versamento di molti tributi?». Contestate anche le previsioni di spesa: «Risibili gli aumenti destinati alle famiglie e alla Polizia locale, mentre quelle riservate a scuola e Protezione civile sono addirittura in diminuzione».

Matteo Vincenzi