PORTO MANTOVANO Un paio di mesi fa il gruppo consiliare della Lega aveva nuovamente posto l’attenzione sull’improvviso rallentamento dei lavori che stanno interessando la Club House di Ca’ Rossa, segnalando anche una vistosa incuria attorno al cantiere. A tale riguardo il consigliere Marco Bastianini aveva protocollato un’interrogazione in merito ai lavori in esame che, lo ricordiamo, consistono nell’ampliamento delle strutture sportive di via Bersaglieri d’Italia, all’interno degli impianti sportivi di Ca’ Rossa di Porto Mantovano. In questi giorni è arrivata la risposta del sindaco Massimo Salvarani. «Il cantiere era stato consegnato in data 6 febbraio 2023 alla ditta aggiudicataria (l’impresa edile Dossi con sede legale a Mantova). Nel corso dei mesi – ha specificato il primo cittadino di Porto – i lavori sono proceduti in maniera regolare e sono state eseguite le varie fasi di realizzazione dell’opera». Nella risposta all’istanza a firma del consigliere leghista, il sindaco ha allegato, in base alle informazioni assunte dal Rup e dalla Direzione lavori, anche le tappe di ogni singola fase della realizzazione del progetto: al mese di aprile 2023 la struttura è stata completata al rustico, compreso le guaine a tetto, e sono state realizzate le murature perimetrali in coerenza con il cronoprogramma; nel mese di maggio 2023 sono stati impostati i cartongessi interni (struttura e una lastra) al fine di avere i riferimenti per gli impianti e sono stati eseguiti tracciamenti e tracce impianti (sempre in tale periodo sono state organizzate riunioni con serramentista, impiantista elettrico, impiantista termoidraulico e ditta fotovoltaico, con i quali si sono definiti gli aspetti necessari per l’approvvigionamento dei materiali e la conferma di ogni componente, così come specificato nel progetto esecutivo; nel mese di giugno e primi quindici giorni di luglio si sono eseguiti tutti gli impianti sia a pavimento che a parete e soffitto, anticipando tali lavorazioni rispetto al cronoprogramma che le prevedeva per i mesi di agosto-settembre (gli impianti – si legge – prevedono già quanto raccomandato dall’ufficio tecnico in riferimento agli scenari che gli ambienti interni possono assumere (sala riunioni / ambienti socializzazione); nella seconda quindicina del mese di luglio si è proceduto alla pulizia del cantiere con asportazione dei materiali di risulta e sfalcio dell’erba e contestualmente è stata posizionata la copertura e le lattonerie (previa formazione di sottostruttura lignea) funzionali a permettere la successiva posa del cappotto esterno. Tali lavorazioni, stando a quanto riportato, si sarebbero concluse lo scorso 20 luglio. «In riferimento al cronoprogramma – spiega Salvarani – si rappresenta che i lavori sostanzialmente non hanno subito alcun rallentamento e in particolare è stata anticipata la fase impiantistica interna rispetto al cappotto esterno, in quanto vista la stagione particolarmente torrida, la formazione del cappotto si è posticipata a fine agosto-settembre (stagione più favorevole per questo tipo di intervento) per evitare di esporre gli operai al sole cocente e rimandare la formazione delle rasature che normalmente temono temperature alte e irraggiamento eccessivo che provocano fenomeni di ritiro incontrollato sui modesti spessori di finitura. In questi giorni i lavori sono ripresi per portare avanti il cantiere nel rispetto del contratto e del capitolato speciale d’appalto dell’opera».