RONCOFERRARO Parte ufficialmente oggi la forma di collaborazione tra il Comune di Roncoferraro e il mondo agricolo per potenziare l’azione di contenimento ed eradicazione delle nutrie. I dettagli del progetto che il sindaco di Roncoferraro Sergio Rossi e il capogruppo Dino Bottura avevano avanzato nei giorni scorsi alle associazioni di categoria sono stati illustrati nella conferenza di ieri mattina, alla quale erano presenti Roberto Gandolfi per Coldiretti, Alberto Cortesi e Stefano Salvarani , rispettivamente presidente provinciale e referente locale di Confagricoltura, Giuseppe Timolina per Cia ed Emanuele Bonora , operatore faunistico nonché responsabile unico del Comune di Roncoferraro.
«Partendo dalla consapevolezza che il Comune da solo non può garantire la somma che ogni anno serve per contrastare questo roditore, pericolo per le produzioni agricole, l’incolumità pubblica, la tenuta arginale dei corsi d’acqua ma anche per la circolazione stradale e, aspetto tutt’altro che secondario, con il possibile rischio di contaminazione di prodotti alimentari, abbiamo chiesto aiuto al mondo agricolo e alle loro associazioni di categoria per avere un contributo volontario volto ad aumentare il budget per affrontare questa emergenza. Ebbene, ogni soggetto interpellato ha subito dato il proprio benestare, e per questo va ringraziato a nome dell’intera comunità – spiega il sindaco Rossi -. Con il denaro contante che entrerà nelle casse dell’Ente sarà creato un fondo per poter intervenire preventivamente e non, come avviene oggi, a danni ormai avvenuti». La somma extra sarà utilizzata per reperire il materiale che serve agli operatori specializzati (guanti, gabbie e pistole ad aria compressa) e a riconoscere loro un rimborso in tempi certi. Va ricordato che ogni operatore ha un tesserino, una pettorina gialla della Provincia, un numero di codice e un ordine di servizio che indica la zona di competenza e il periodo di autorizzazione. Gli operatori, che a Roncoferraro sono passati da 3 a 10 unità, hanno seguito uno specifico corso di formazione. Sono tutti organizzati in squadre; il coordinatore ogni mese redigerà un riepilogo dettagliato, indicando anche le ore di servizio, i chilometri percorsi dalle squadre e il numero di gabbie controllate. Dal canto suo il Parco del Mincio ha concesso loro un permesso di intervento su base annuale, e non più trimestrale come avveniva in passato. L’obiettivo, per quanto riguarda il territorio di Roncoferraro, è l’abbattimento di 2.000 esemplari all’anno dell’animale infestante incautamente importato dal sud e dal centro America che causa danni rilevanti agli ecosistemi umidi naturali e all’economia agricola.
Un progetto, questo, che anche altre amministrazioni virgiliani potrebbero seguire visto che il problema del contenimento delle nutrie è ormai generalizzato.
Matteo Vincenzi