PORTO MANTOVANO – La nuova raffica di furti nelle abitazioni abbattutasi sul territorio di Porto Mantovano sta creando non poca apprensione tra la cittadinanza. Dopo quelli registrati la scorsa settimana, i ladri sono tornati a colpire. E lo hanno fatto mettendo a segno una serie consecutiva di raid, soprattutto nelle zone di Montata Carra e Bancole. Tra furti e tentativi andati a vuoto sarebbero almeno una dozzina le “visite” di malfattori nelle case collezionate nell’arco di nemmeno un mese. Soluzioni? In attesa di un piano ad hoc a livello istituzionale, sono gli stessi residenti a mobilitarsi. «La sicurezza è un bene collettivo e ogni cittadino ha il diritto-dovere di partecipare alla difesa della comunità – premette Andrea Bindini, referente per Porto Mantovano e Soave del “Controllo del Vicinato” -. Il problema è che la maggior parte delle persone si avvicina a questo strumento solo nel momento in cui si trova davanti ad una recrudescenza di furti, quando invece sarebbe necessario attivarsi per tempo piuttosto che sfogarsi, cosa legittima per carità, su Facebook ». Bindini, tuttavia, non si perde d’animo e rivela di aver già inoltrato al Comune una richiesta per organizzare un’assemblea pubblica per reclutare nuove forze. «Fare rete è indispensabile per proteggersi dai malintenzionati, ricordando che il miglior “antifurto” restano i nostri vicini di casa. Ma fronteggiare la microcriminalità – spiega Bindini – presuppone la partecipazione attiva dei residenti in ogni frazione e la cooperazione con le forze di polizia; per questo confidiamo che altre persone si iscrivano al Controllo del Vicinato». L’iniziativa è tesa a tutelare la sicurezza con il supporto della polizia locale e dell’Arma. «Non si tratta di ronde ma di un’attenta sorveglianza dei cittadini nella zona di residenza, con la possibilità di segnalare fatti e circostanze sospette alle forze dell’ordine».